Dalla mungitura al bicchiere, senza troppo passaggi che ne aumentano il costo, diminuendo anche le qualità nutritive, a causa degli elaborati processi di conservazione.
Innanzitutto per latte crudo si intende il latte munto non sottoposto ad alcun tipo di trattamento, ad eccezione della filtrazione e refrigerazione a 4°C. Ad eccezione di una filtratura grossolana e del raffreddamento, il latte non subisce dunque alcuna lavorazione.
La vendita avviene direttamente dal produttore al consumatore e tutte le fattorie autorizzate sono abilitate al commercio dal Servizio Sanitario Pubblico competente. Il biolatte è dunque a prova di norme di sicurezza e rispetta l’igiene e la profilassi.
Inserendo le monete il latte sfuso viene erogato nella quantità desiderata.
Già da qualche tempo questi distributori erano attivi in Europa e nel Mondo, ed ora finalmente vengono adottati con successo anche in Italia.
I prezzi? Nella norma: 1,20 euro per un litro di latte, 60 centesimi per 1/2 litro, 10 centesimi per un bicchiere.
Le bottiglie possono essere acquistate direttamente al punto vendita: quella di plastica da un litro, riutilizzabile più volte, costa 0,20 centesimi, mentre quella di vetro, sempre da un litro e riutilizzabile questa infinite volte, costa 0,50 centesimi.
Solitamente si trovano nelle fattorie produttrici, nei punti Gas (Gruppi acquisto solidale) di Roma e dintorni, e nei mercatini bio.
E’ possibile acquistare anche altri prodotti biologici, come carne, miele, formaggi a prezzi non eccessivamente alti (vi rimando al listino completo).
Se preferite un latte magro: basta lasciare il latte a riposo in frigorifero per una notte in una terrina (recipiente largo e basso), per poi asportare la panna che affiora naturalmente in superficie. Avrete così ottenuto panna freschissima prelibata per caffè, dolci e condimenti!
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