Una sentenza del tribunale distrettuale federale del Montana ha oggi reinserito nell’elenco delle specie in via d’estinzione la popolazione del parco di Yellowstone dell’orso grizzly. Nel caso, proposto dalla Greater Yellowstone Coalition, il giudice Donald Molloy ha dichiarato che inadeguati meccanismi di regolazione sono stati messi in atto per gestire gli orsi, dopo che le protezioni federali sono state archiviate nel primi mesi del 2007, e che la US Fish and Wildlife Service (FWS) ha omesso di affrontare la perdita di una fonte essenziale di cibo per gli orsi, il pino whitebark, una specie autoctona.
Per anni, il Natural Resources Defense Council (NRDC) ha portato avanti gli sforzi per proteggere gli orsi grizzly di Yellowstone e le vegetazioni a rischio. Le foreste di pini sono state decimate indistintamente, nella maggior parte dei casi a causa del cambiamento climatico. I ricercatori temono che gli alberi siano stati spinti all’estinzione, modificando radicalmente alcuni dei paesaggi più rappresentativi del Continente americano, oltre che eliminando una fonte di alimentazione fondamentale per gli orsi grizzly.
L’avvocato del NRDC Louisa Willcox ha dichiarato, in merito ad una petizione dello scorso anno per salvare la foresta:
Questa è una possibilità di schiacciare il pulsante reset e ottenere le giuste politiche prima che sia troppo tardi. Se perdiamo il pino whitebark, abbiamo bisogno di raddoppiare gli sforzi per prevenire e ridurre i conflitti con le persone: il che significa assicurarsi che le persone possano mantenere puliti i campi e cantieri, portare cibo agli orsi, e stare al sicuro nel paese dei grizzly.
Il Fish and Wildlife Service ha cercato di far finta il problema non ci fosse, e così il tasso di mortalità di questi animali è arrivato alle stelle. Un record di 79 orsi morti si è registrato l’anno scorso, ovvero il 13% della popolazione, secondo le stime della Confederazione. Il giudice ha riconosciuto che i grizzly devono essere tutelati, ed ora con questa sentenza saranno obbligatorie delle politiche di protezione ambientale.
Questo è stato un anno duro per i grizzly nelle Montagne Rocciose del Nord, con almeno 18 decessi nella regione. La speranza è che a fine 2009 il numero dei morti non si avvicini nemmeno a quello dello scorso anno.
Fonte: [Natural Resources Defense Council]
maria frassetti 14 Aprile 2010 il 12:17 am
sicuramente le condizioni climatiche sono responsabili dell’estinzione dei grizzly non bisogna sottovalutare la caccia spietata e delinquenziale dell’uomo che ne accompagna e ne accelera il processo… diventa difficile pensare cosa si può fare per frenare questo disastro…io spero nell’aiuto della ricerca scientifica…