Il Ministero dell’Ambiente, che da quando si è insediato è stato in silenzio per quasi tutto il mandato, ha fatto sentire la sua voce per la prima volta nell’aprile scorso, con gli ecoincentivi per acquistare biciclette e altri mezzi ecologici. Visto il grande successo (dopo 10 giorni il server del Ministero è andato in tilt per le troppe richieste), la Prestigiacomo ci riprova, e stanzia altri 14 milioni di euro per “ripulire” le strade.
Più della metà di questo incentivo sarà destinato all’acquisto delle biciclette (7,7 milioni per quelle nuove e 1,7 per sanare quelle acquistate ad aprile che avevano diritto all’incentivo ma che, per problemi logistici, non hanno ottenuto i fondi). I restanti milioni andranno a finanziare gli acquisti per ciclomotori 50cc ibridi o elettrici. Ecco come fare per ottenere il finanziamento.
Dal 25 settembre prossimo, saranno disponibili i fondi. Basterà recarsi da un rivenditore autorizzato e scegliere il proprio mezzo. Le pratiche le farà tutte il venditore, e se i fondi saranno ancora disponibili, potrete usufruire del 30% di sconto fino ad un massimo di 200 euro. Nella scorsa ondata di finanziamenti, secondo i dati ministeriali, sono state 20.000 le biciclette vendute. Stavolta si spera che gli italiani raggiunti da quest’iniziativa siano 50 mila, per
contribuire al raggiungimento e al mantenimento dei valori limite di qualità dell’aria, previsti dalla vigente normativa, attraverso la riduzione delle emissioni in atmosfera prodotte dal parco circolante dei ciclomotori e dei motocicli ed attraverso la promozione della diffusione delle biciclette.
Così spiega il Ministero il perché dell’iniziativa. Una decisione presa a livello internazionale grazie alla settimana europea della mobilità sostenibile, indetta proprio dalla Commissione Europea. Spiega il Ministro:
Si tratta di un mezzo di trasporto che va sostenuto, promosso, incentivato, anche perché è il più ecologico in assoluto e noi abbiamo la sfida imposta dalla Ue di abbattere le polveri sottili, l’inquinamento urbano, le emissioni di Co2.
Speriamo solo che il sistema non vada in tilt come 5 mesi fa, e soprattutto che nelle città si vedano piste ciclabili e corsie preferenziali per questi mezzi, altrimenti sarà stato tutto inutile.
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