«E’ uno dei primi esempi italiani di installazione fotovoltaica su terreno», ha dichiarato l’amministratore delegato di Solar Ventures, Michele Appendino, «Quando si dice che l’energia solare potrà coprire solo poche percentuali del fabbisogno complessivo – commenta ancora Appendino – è forse vero su un piano globale, quando si considerano i carburanti; ma a livello locale con un impianto come questo quasi si sopperisce ai bisogni di un singolo comune». Infatti, secondo la sua idea, se ogni comune installasse un impianto simile a questo, si risolverebbe in pochissimo tempo il problema dei combustibili fossili, perchè l’energia elettrica sarebbe già fornita dai moduli solari.
Ma la Solar Ventures ha in progettazione, o già in costruzione, altri impianti simili in Puglia, Toscana e Sardegna, chissà se magari questa volta ci sarà veramente una svolta solare.
tulkas 2 Aprile 2009 il 1:59 pm
Magari il terreno ci servirà per produrre il cibo: sciocchi.
E’ molto meglio se i pannelli li applichiamo sui tetti dei capannoni e delle case.
Attenzione alle pendenze: ho visto molti pannelli collocati troppo in piano e distrutti dal neviflusso (peso della neve e suo movimento sul tetto).
enrico 25 Novembre 2010 il 1:59 pm
Ne’favorevole ne’ contrario perche’ le informazioni sono contradditorie;i mie dubbi sono dovuti a:1)alto costo di costruzione e gestione di una centrale nucleare;2)i tempi di costruzione e la durata dell’operativita’;3)la dipendenza dall’estero per l’uranio che mi pare sia in esurimento,4)lo smaltimento delle scorie. Inoltre lo sviluppo in atto di fonti energetiche alternative ecocompatibili,potrebbero sostituire il nucleare,con un risparmio notevole sul piano economici / finanziario ed ottenere un migliore impatto ambientale