Riciclaggio, energie pulite e non solo: cominciano gli US Open di tennis

di Redazione 1

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L’US Open è sicuramente uno degli eventi sportivi più importanti dell’anno. Oltre 700.000 persone partecipano alle oltre due settimane del torneo di tennis al Billie Jean King National Tennis Center di Queens, New York. Così le organizzazioni hanno intensificato i loro sforzi ecologici e hanno colto al volo l’occasione. Nel complesso è stato uno sforzo davvero impressionante tra riciclaggio, compostaggio, recupero delle energie rinnovabili, trasporti, servizi di ristorazione e merchandising. Ecco i dettagli:

Riciclaggio: il 100% dello spazio della struttura è coperta dal materiale per il riciclaggio. Per raggiungere questo obiettivo sono stati spesi 200.000 $ per garantire che ovunque ci sia un bidone della spazzatura e un contenitore per il riciclaggio al suo fianco. Per quanto riguarda la quantità di rifiuti effettivamente prodotta, questa non sarà effettivamente conosciuta in dettaglio fino a dopo che il torneo sarà finito. Vengono riciclate anche le palline da tennis. In media una delle palline gialle è composta da una custodia di plastica, un anello in metallo ed una copertura in plastica. Nel corso delle qualificazioni per gli US Open sono state utilizzate 17-20.000 lattine di palle da tennis (per un totale di circa 60 mila palline).

Energia rinnovabile: anche se il riciclaggio è davvero il volto pubblico degli sforzi verdi, in termini di impatto ambientale, il consumo di energia forse ha un impatto molto maggiore. Circa 2.000 MWh di energia elettrica sono stati utilizzati durante le partite di qualificazione al torneo. Certificati di energia rinnovabile sono stati acquistati per il 100% dell’utilizzo di energia elettrica, dopo che negli ultimi 4-5 anni l’energia rinnovabile partecipava a solo il 4% del totale. L’energia sarà al 100% eolica.

Compostaggio al ristorante: 2,4 milioni di tovaglioli sono stati utilizzati nel corso del torneo nel 2007. Tutti questi erano fatti da carta vergine. Nel 2009, però, le cose sono cambiate. Ora tutti questi tovaglioli sono al 90% riciclati. Nel 2009 un programma pilota di compostaggio è stato avviato nei due più grandi ristoranti dell’Open. E’ previsto che questo programma sarà esteso a quattro di essi nel 2010.

Prodotti Locali: quest’anno circa il 10% dei prodotti alimentari sono stati rilevati a livello locale. Considerando il numero dei pasti realizzati nel corso del torneo (in cui si mangia tutto il giorno), si parla di cifre che nemmeno i migliori ristoranti del mondo possono immaginare.

Trasporti pubblici ibridi: il trasporto non può essere trascurato. Nel 2009, gli Open degli Stati Uniti hanno lavorato con MTA New York per aumentare il numero di treni per aumentare la sensibilizzazione pubblica a prendere i mezzi pubblici. Le previsioni dicono che quest’anno il 52% dei veicoli che trasporteranno il pubblico saranno ibridi, e riguarderanno non solo tram o autobus, ma anche i taxi.

T-Shirts e borse organiche e riciclate: non tutta la merce disponibile al torneo è eco-friendly, ma ora ci sono le opzioni organiche a disposizione (che vanno molto di moda) come la t-shirt di Venus Williams prodotta in cotone biologico o poliestere riciclato. Anche le borse saranno fatte con materiali riciclati, mentre saranno bandite quelle di plastica.

Fonte: [Treehugger]

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