Da auto più inquinante a più pulita: ritorna la Trabant con un look “elettrico”

di Redazione Commenta

TRABANT

A guardarla potrebbe sembrare la zia tedesca dell’auto di Fantozzi, ma in realtà potrebbe essere l’auto del futuro. Anche se con una linea piuttosto retrò, disegnata negli anni ’70, la buona vecchia Trabant si candida al titolo di auto più ecologica dell’anno. Come ricorda il Corriere della Sera, prima della caduta del Muro di Berlino si diceva di lei che era

l’auto simbolo del lato peggiore del comunismo.

Infatti era piccola, bruttina, lenta (raggiungeva al massimo i 60 km/h), ed inquinantissima, tanto da non reggere il confronto con le auto che si sviluppavano contemporaneamente in America, come le Buick o le Cadillac. Ma nel nuovo millennio la tanto vituperata auto della VEB (Sachsenring Automobilwerke Zwickau) potrebbe ritornare di moda grazie ad una ripulitura generale: avrà un motore elettrico e sarà anche più bella da guardare.

Per poterla vedere “in azione” ci toccherà aspettare fino al prossimo 9 novembre quando un nuovo modello denominato “Trabant nT” verrà presentato al Salone automobilistico di Francoforte.

Sarà un’auto semplice, pratica, in linea con la tradizione. Ma dotata delle tecnologie più avanzate e completamente elettrica

spiega Jurgen Schnell, portavoce della Indycar, l’azienda che ha nel suo piano di produzione il rilancio del vecchio gioiellino della Germania dell’Est. Ancora non circolano purtroppo le foto del nuovo “look” della Trabi, e quindi ci dobbiamo accontentare ancora, per farci un’idea, delle 50 mila auto che ancora oggi circolano nello Stato tedesco e si incontrano ogni anno al raduno del Trabi Rally. Non ci sono nemmeno particolari sulla velocità, ma l’aspetto interessante è che passerà dall’essere l’auto più inquinante al mondo ad auto meno inquinante grazie al motore elettrico, e poi viste le sue dimensioni, non sarà nemmeno così ingombrante.

Chissà che alle case automobilistiche italiane non venga in mente di riproporre la vecchia Bianchina o la 500 in versione ecologica. Sarebbe un bel rilancio per l’industria italiana nel campo delle auto verdi.

Fonte: [Corriere della Sera]

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