Nel corso degli ultimi tempi, in qualsiasi settore, la parola maggiormente utilizzata e talvolta abusata, è decarbonizzazione. La decarbonizzazione, che significa letteralmente riduzione del carbonio, non è altro che la progressiva sostituzione dei combustibili fossili (carbone, gas naturali e petrolio) in favore di energie rinnovabili con impatto nullo in termini di componenti emissive nocive e/o la mitigazione delle stesse con iniziative di compensazione come ad esempio il forestry o la carbon sequestration (CCS). Non va confuso il concetto di elettrificazione con quello di decarbonizzazione, che coincide solo in presenza di energia prodotta da fonti rinnovabili e non certamente se prodotta da carbone e/o da idrocarburi.
Eni ha una grandissima attenzione allo sviluppo di tecnologie che possono velocizzare il percorso di decarbonizzazione ed è infatti impegnata in molti progetti, che hanno come focus l’uso delle energie rinnovabili, il risanamento ambientale e la mobilità sostenibile.
Eni, decarbonizzazione e Sustainable B2B
L’obiettivo di Eni è quello di accelerare il più possibile il processo di decarbonizzazione e prevedere un assetto orientato alla creazione di soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale e economico in un’ottica di Just Transition. Eni ha scelto un approccio olistico e tecnologicamente neutro, facendo leva su tecnologie, esperienza, attività di ricerca e sviluppo e una rete di collaborazioni che alimentano un ecosistema virtuoso.
La necessità di coniugare Innovazione e sostenibilità ha sollecitato Eni a istituire la funzione Sustainable B2B, all’interno della Direzione Generale Energy Evolution. La missione della nuova unità è quella di scaricare a terra il grande potenziale tecnologico e commerciale di cui l’azienda si è dotata. L’obiettivo di Sustainable B2B è di rendere percorribile il processo di transizione energetica mettendo a fattor comune l’offerta delle linee di business Eni proponendo un’interlocuzione unica al mercato. Si parte dalle esigenze dei partner, si analizzano le dimensioni emissive e poi si costruiscono insieme curve per raggiungere il Net zero con soluzioni ad hoc, che ottimizzano i costi e l’allocazione delle risorse disponibili.
Il portafoglio di Eni
Eni sta provvedendo allo sviluppo di un portafoglio che contempla, tra gli altri, i nuovi biocarburanti e prodotti di origine biogenica – ottenuti da scarti e rifiuti o da materie prime vegetali non in competizione con la filiera alimentare – la fornitura di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, nonché soluzioni per bonifiche sostenibili e per la gestione dell’acqua e la rigenerazione dei territori in ottica di economia circolare.
Eni, per la produzione dei biocarburanti si è dotata di un modello di sviluppo imperniato sull’integrazione verticale lungo la catena del valore – come nel caso della produzione degli agri-feedstock e il collettamento dei Waste&resiidue in Africa. Tale modello consente, tra l’altro, di costruire partnership di lungo termine con le comunità locali, garantendo nello stesso tempo la protezione della biodiversità.
Infine, Eni sta sviluppando tecnologie breakthrough come la cattura della CO2 (CCUS), chiave per i settori “hard to abate”, e la fusione nucleare a confinamento magnetico per la produzione di energia pulita infinita e senza produrre scorie radioattive. Da non dimenticare la produzione di energia elettrica sfruttando il modo ondoso del mare, nonché nuovi vettori energetici alternativi come l’idrogeno, per Eni – primo produttore e utilizzatore nazionale – già una realtà.
Concludendo la sostenibilità è al centro degli obiettivi Eni, con prodotti, servizi e soluzioni in grado di fornire un contributo concreto alla decarbonizzazione, nell’ottica del Net zero.