In contemporanea con l'iniziativa Puliamo il Mondo, torna Puliamo il buio. Con l'obiettivo di tutelare le grotte e le cavità carsiche e combattere le discariche abusive.
Non tutte le meraviglie che l’Italia racchiude sono visibili dalla superficie. Anzi in alcuni casi è strettamente necessario scendere nel sottosuolo per scoprire ambienti tanto straordinari quanto unici. Le grotte sono parte del patrimonio ambientale italiano ed in molti casi abbinano l’importanza speleologica con la bellezza naturalistica. Sono però purtroppo numerosi anche i casi in cui grotte e cavità vengono sfruttate come discariche abusive secondo la discutibile convinzione che cioè che non è in vista non può nuocere. Le realtà è ben diversa e l’accumulo di rifiuti nel sottosuolo rappresenta un pericolo per l’ambiente e per la saluta umana. Di questi temi si occupa la campagna di sensibilizzazione ‘Puliamo il buio‘ che torna questo fine settimana con una serie di eventi in molte località italiane.
Puliamo il buio edizione 2016
Puliamo il buio è ormai un appuntamento fisso dell’autunno ed arriva in collaborazione con l’iniziativa Puliamo il Mondo di Legambiente. L’edizione 2016 in particolare si svolgerà nei giorni del 23, 24 e 25 settembre con eventi distribuiti in diverse regioni italiane.
Puliamo il buio è organizzato dalla Società Speleologica Italiana e giunge quest’anno alla decima edizione. L’iniziativa opera a diversi livelli e si propone in particolare di individuare le grotte a rischio ambientale, documentarne lo stato e sensibilizzare cittadini ed amministrazioni al problema. Negli anni l’iniziativa ha permesso di rimuovere tonnellate di rifiuti contribuendo alla bonifica di numerose grotte e cavità carsiche.
Attraverso il progetto Puliamo il buio la Società Speleologica Italiana persegue un triplice obiettivo:
- Realizzare con il contributo di volontari e cittadini un censimento delle grotte e delle cavità a rischio ambientale. Un simile database aggiornato nel tempo permette di monitorare il fenomeno delle discariche abusive nel sottosuolo, misurare i progressi ottenuti con le campagne di bonifica ed evidenziare i possibili rischi.
- Aumentare la consapevolezza del problema delle discariche abusive nelle grotte sia tra i cittadini che presso le amministrazioni pubbliche. In questo contesto si inseriscono i progetti informativi ma anche l’illustrazione dei rischi che la presenza di rifiuti nel sottosuolo può creare all’ambiente ed alle falde acquifere. La coordinazione tra i cittadini e le istituzioni è inoltre il percorso principale con cui possono essere individuate le risorse per il recupero di grotte e cavità oggi a rischio.
- Promuovere e sostenere le iniziative di bonifica e recupero delle grotte ma anche i progetti di protezione delle falde acquifere, le iniziative per la riduzione dei rifiuti ed i programmi di valorizzazione del territorio.
I rischi delle discariche abusive nelle grotte
Il contrasto alle discariche abusive nelle grotte e nelle altre cavità del sottosuolo è la battaglia storica combattuta in tutte le edizioni di Puliamo il buio. In gioco come è evidente non c’è solo la tutela ambientale delle grotte e di interi territori come l’Altopiano Carsico ma più in generale la protezione di interi ecosistemi. Non va dimenticato infatti che in molti contesti geologici le grotte si creano all’interno di complessi rocciosi permeabili e sono quindi attraversate dalle falde acquifere. Si tratta spesso di acque successivamente destinate all’agricoltura se non addirittura direttamente all’alimentazione umana.
In questo contesto una discarica abusiva all’interno del sottosuolo può determinare la contaminazione della falda acquifera e di conseguenza interessare tutti gli strati del suolo ed i territori attraversati. È quindi alto il rischio che sostanze nocive finiscano nelle acque irrigue o in quelle potabili e da queste all’uomo.
Puliamo il buio è dunque anzitutto una occasione per prendere coscienza della pericolosità del fenomeno e delle sue ricadute dirette sulla salute. In questo caso più che in altri un fenomeno che rischia di passare inosservato dalla superficie può rivelarsi un grave rischio per l’ambiente e per la qualità della vita.
Puliamo il Mondo 2016
Come accennato Puliamo il buio 2016 si terrà parallelamente a Puliamo il Mondo, l’appuntamento annuale di Legambiente che mobilità migliaia di persone per la protezione dell’ambiente, del territorio e del mare. Tra il 23 ed il 25 settembre Puliamo il Mondo offrirà a tutti l’occasione per migliorare concretamente l’ambiente in cui viviamo. L’edizione quest’anno ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dell’Istruzione, di UPI ed ANCI. Filo conduttore di Puliamo il Mondo 2016 sarà il tema dell’accoglienza e dell’integrazione. Un mondo da ripulire quindi non solo dai rifiuti, dall’inquinamento e dagli sprechi ma anche dalle barriere che impediscono la diffusione dei diritti fondamentali.
In questo contesto Puliamo il buio sarà un’occasione per scoprire e riappropriarsi di nuovi scorci del nostro territorio andando con lo sguardo sotto la superficie.
Le giornate della speleologia
Per gli appassionati di speleologia l’evento Puliamo il buio rientra in un periodo particolarmente fitto di impegni. Per l’1 ed il 2 ottobre 2016 è infatti in programma anche la Giornata nazionale della speleologia 2016.
Al pari di Puliamo il buio, anche questa iniziativa è organizzata dalla Società Speleologica Italiana assieme al Club Alpino Italiano ed al Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico. La giornata si propone soprattutto scopi divulgativi per chi voglia avvicinarsi al tema della speleologia. Iniziative di vario genere e livello sono organizzate in molte delle regioni italiane.
Photo | Thinkstock
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