Avete mai immaginato di poter contare su un orto verticale che vi possa garantire la produzione di ortaggi senza nemmeno uscire di casa?
Ecco, qualcosa del genere esiste per davvero ed è esattamente l’ispirazione che sta alla base del progetto denominato veve – vegetali in verticale (in inglese vertical veggles): si tratta di un orto verticale biologico che è stato svelato qualche giorno fa ad Expo a Milano da Matteo Sansoni.
Come abbiamo detto, è un orto molto particolare, dato che si sviluppa in altezza ed è un’idea nata proprio in vista dell’impiego che se ne potrebbe fare: si può usare in balcone, ma anche in ogni tipo di situazione ed ambiente, comprese le zone meno sviluppate nel terzo mondo.
L’orto veve è in grado di ospitare qualcosa come più di duecento piante all’interno di un unico metro quadro: una proporzione pazzesca pensando che in un metro quadro di campo aperto se ne possono coltivare massimo dieci.
E non si tratta nemmeno di un totem, visto che è arriva solo fino a 2,30 metri.
Insomma, Veve pare esattamente la giusta soluzione per il futuro dell’agricoltura biologica, che vede sempre l’Italia protagonista nell’Ue? Veve ha uno sviluppo verticale che fa da contrasto ad un’urbanizzazione che tende a crescere sempre di più, oltre che rappresentare una soluzione alternativa alla penuria sempre più allarmante di terreni fertili. E così anche colossi del calibro di Panasonic decidono di investire in tecnologie del genere.
Come funziona veve?
Ebbene, questo orto ha uno sviluppo verticale grazie ad un sistema automatizzato aeroponico: c’è una sorta di bacinella che deve essere riempita con un misto tra acqua ed una particolare soluzione, organizzare i vari elementi d inserire i semini nelle strutture apposite. A questo punto, è sufficiente inserire la spina nella presa ed ecco che si potrà osservare la crescita del proprio orto in casa.
Quindi, ci penserà il sistema stesso a mettere a disposizione di ciascuna pianta un adeguato quantitativo di sostanze nutritive, in modo costante ed efficiente.
Tramite veve si può produrre frutta e verdura, soddisfacendo le esigenze di una famiglia composta da quattro persone. Inoltre, si tagliano gli sprechi e i consumi idrici, dato che ha bisogno del 90% di acqua in meno: per il momento si tratta solo di un prototipo, ma sarà davvero questo l’orto del futuro oppure l’orto fai da te degli italiani si confermerà impossibile da battere?