È stata da poco presentata la Carta della Natura della regione Puglia, uno strumento importante che verrà utilizzato per monitorare la biodiversità della zona, valutare l’impatto ambientale di siti inquinanti, la concessione di autorizzazioni da parte delle istituzioni e altro ancora. La Carta della Natura è stata sviluppata dall’ISPRA e dall’ARPA Puglia: vediamo in cosa consiste, perché è importante e la situazione per le altre regioni d’Italia.
Durante il corso della presentazione della Carta della Natura della Regione Puglia, avvenuta a Bari, l’assessore regionale all’ecologia Lorenzo Nicastro ha significativamente dichiarato:
la Carta non è destinata a rimanere lettera morta, ma la useranno tutti gli organismi di controllo che oramai sono considerati dei ‘rompi scatole’, in un Paese in cui il diritto alla intrapresa economica sembra prevalere sul diritto alla salute.
Ma cos’è il sistema informativo denominato Carta della Natura? Il sistema viene creato in due fasi: dapprima si realizza un’accurata cartografia ambientale, quindi si procede a creare e ad applicare modelli che permettano di analizzare meglio il territorio dal punto di vista ambientale e del valore ecologico locale e di individuare zone particolarmente a rischio. Il sistema si basa in sostanza, quindi, su una prima fase cartografica e una seconda analitica e valutativa. Abbiamo diverse scale di analisi: quella 1:250.000 presenta le unità fisiografiche di paesaggio e la valutazione delle stesse, quella 1:50.000 presenta gli habitat e la valutazione dei biotopi, idem per la scala 1:10.000, che risulta essenziale, come riporta il sito dell’ISPRA,
per scopi applicativi al fine di effettuare valutazioni ambientali o progettare azioni di tutela e pianificazione di livello locale.
Si tratta quindi di un potente strumento non solo per lo studio ma anche per l’intervento sul territorio dal punto di vista ambientale. Si tratta degli habitat, delle valutazioni del territorio, del valore ecologico, della sensibilità ecologica, della fragilità di determinate zone e della pressione antropica applicata alle stesse.
Al momento il sistema informativo Carta della Natura, oltre che per la Regione Puglia, è stato sviluppato in altre 11 regioni, tra cui il Molise ove il sistema informativo è in aggiornamento. È stato inoltre di recente avviato lo sviluppo della Carta da parte di Ispra e ARPA anche per la Calabria, mentre sono già in corso da discreto tempo i lavori correlati alla creazione del sistema informativo in Toscana, Emilia Romagna e Campania.
Ecco alcuni dati che emergono dalle analisi correlate alla Carta della Natura pugliese: il 7,4 per cento del territorio regionale è occupato da foreste, mentre l’85 per cento ospita terreni agricoli o zone edificate; la pressione antropica risulta media su poco più della metà del territorio (il 55 per cento), il 70 per cento dello stesso ha un livello di sensibilità ecologica molto basso, mentre il 21 per cento è ad alto rischio di degrado ambientale (sensibilità ecologica molto alta).
La grande mole di utile materiale (dalle cartografie alle modellizzazioni passando per le analisi ancillari) è disponibile anche per i privati cittadini: se ne può fare richiesta comodamente online tramite un form sul sito ufficiale dell’Ispra.
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