Sta per partire la missione di recupero delle quattro bombe inesplose lasciate dalla Flotta USA durante un’esercitazione fallita nella Grande Barriera Corallina, in Australia. Il potenziale rischio per l’ambiente potrebbe già essere rientrato in queste ore.
La settimana scorsa avevamo dato una notizia choc su quattro bombe USA lasciate inesplose sulla Grande Barriera Corallina australiana durante un’esercitazione della Marina militare americana e oggi possiamo affermare che le bombe a breve saranno portate al sicuro. Forse nel momento in cui stiamo dando la notizia, i militari USA hanno già prelevato le quattro bombe inerti dal fondo dell’oceano. Dopo le agitazioni degli ambientalisti australiani e del partito dei Verdi dell’Australia, la notizia aveva fatto il giro del mondo mettendo in allarme l’intera popolazione per la possibilità di catastrofe naturale in uno dei siti patrimonio dell’Umanità tra i più ricchi, e minacciati, per la biodiversità.
L’operazione di recupero degli ordini del peso di più di 220 kg vedrà la collaborazione delle Forze di Difesa australiane e dell’Authoruty del Parco marino della Grande Barriera Corallina. Come si legge nel comunicato stampa diramato dalla Flotta USA
I militari Usa sono consapevoli delle loro responsabilità professionali nel mitigare l’impatto ambientale delle loro esercitazioni e operazioni.
La pericolosità della missione per un qualsiasi potenziale danno ambientale è molto elevata, ma si opererà nel massimo della sicurezza.
Ricordiamo che i due caccia che hanno lasciato le bombe nella Grande Barriera Corallina avrebbero dovuto sganciarle su un’isola poligono di Townshend che si trova a poche miglia dall’Area marina protetta. Inizialmente era stato detto che per mancanza di carburante la missione non era riuscita e i caccia non avevano potuto raggiungere l’isola; oggi si dice invece che alcuni movimenti di imbarcazioni civili nei pressi dell’isola di Townshend hanno fatto fallire la missione. Fatto sta che le quattro bombe inerti saranno presto recuperate dal sito patrimonio dell’Umanità.
[Fonte: Ansa]
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