Uno dei tanti metodi per far bene all’ambiente è l’utilizzare dei combustibili poco inquinanti per il riscaldamento domestico. Uno dei metodi considerati più ecologici è il pellet, un materiale che proviene dalla lavorazione del materiale di scarto del legno il quale, anziché essere gettato, viene riutilizzato all’interno delle stufe e pare riscaldi circa il doppio del legno normale.
Pensava di fare del bene quindi un uomo di Aosta, il quale aveva acquistato un pacco di questi piccoli cilindri di segatura per la propria stufa. Ma nonostante avesse seguito tutte le istruzioni, non riusciva a capire come mai questo materiale non riscaldasse. Insospettito, l’uomo si è recato presso il gruppo Nucleare biologico chimico (Nbc) di Aosta per far analizzare il pellet, e i risultati sono stati piuttosto sorprendenti. Di legno ce n’era poco, ma in compenso c’era un’alta quantità di Cesio137, una sostanza radioattiva utilizzata nella bomba atomica.
Il Cesio137 è uno dei materiali più pericolosi in circolazione in quanto altamente tossico. Esso infatti è utilizzato nell’industria nucleare per costruire armamenti o per creare energia elettrica. Secondo gli esperti, esso è in grado di far perdere conoscenza, portare al coma o anche alla morte una persona che ne viene esposta, a seconda delle condizioni di salute, della resistenza e del tempo dell’esposizione. Si può dire fortunato quindi il signore aostano che ha deciso subito di far controllare il pellet, e non di aspettare magari fino al giorno dopo, prolungando l’esposizione.
Subito sono scattati i controlli e, risalendo la filiera, si è scoperto che tutto partiva dalla Lituania, e che in Italia questo prodotto era stato venduto in 11 regioni, da Nord a Sud, dalla Val d’Aosta alla Calabria, isole comprese. I carabinieri hanno sequestrato 10 tonnellate di pellet contaminato, e l’allerta resta ancora alta. Questo materiale però è sicuro, non ha controindicazioni e quest’allerta non deve far bloccare la sua commercializzazione. L’importante è che chi ha acquistato il pellet della marca Natur Kraft, lo porti a far analizzare, perché si tratta della marca incriminata, i cui prodotti però non sempre sono risultati inquinati.
Fonte: [Repubblica]
A.F.T & Company sro 14 Giugno 2009 il 4:14 pm
A.F.T & Company sro, societá idistributrice di Pellet e Bio pellet certificato Din / Din plus, produzione e provvenienza Rep. Ceca e Slovacca.
Gentile pubblico buon giorno :
Era da tempo che si sapeva di questo prodotto CONTAMINATO LITUANO, esiste giá in commercio quello Bosniako contaminato dall’ uranio impoverito, e poi quello Ukraino vi ricordiamo di Cernobil.
Sono due anni che combattiamo una guerra impari dovuta ai bassi costi di questi prodotti, importati ILLEGALMENTE in quanto altamente TOSSICI non vogliamo immaginare in una casa comune ove vi fossero dei Bambini che andassero in contatto con simil prodotti, oppure in locali pubblici Bar Ristoranti Pizzerie ecc. ecc . avvisiamo che oltre al Pellet anche la Legna rotta da ardete provveniente da queste zone ha deoi problemi..
Purtroppo ora a causa di pochi commercianti, e grossisti senza scrupoli, va di mezzo anche chi ha sempre svolto la propria attivitá, correttamente onestamente impegnandosi in prima persona, cercando di dare tutte le spiegazioni in merito prodotto commercializzato spesse volte con scarsi risultati, derisioni e anche qualche offesa del tipo ( SIETE CARI ) e qui ci fermiamo..
La Ns. politica e chiarezza e onestá, per chiunque avvese bisogno di informazioni e prodotto VERAMENTE Testato e Certificato puo contattarci a mezzo e-mail : [email protected] Cell. 00420.776452195