Come preannunciato, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pronunciato il discorso, che potremmo definire storico, presso la Georgetown University, riguardante la lotta ai cambiamenti climatici. Si tratta in tutto e per tutto della prima volta, in quasi 6 anni dall’inizio della sua carriera da presidente, che pronuncia parole chiare e precise che riguardavano il tema ambientale. Ed è stata la prima volta nella storia che un presidente americano pronunciasse le parole “lotta ai cambiamenti climatici”.
Il discorso in molti passaggi è stato sorprendente in quanto ha detto cose che in pochi si aspettavano. Ci attendevamo la solita retorica sulle energie rinnovabili e sulla mobilità sostenibile, ed invece Obama è andato oltre ed è arrivato a mettere in discussione persino un caposaldo del suo primo mandato, il tanto famigerato Keystone XL. Si tratta di un oleodotto che collega il Canada con gli Stati Uniti, lungo centinaia di chilometri, il quale trasporta petrolio e gli ambientalisti vi si oppongono in quanto emette molto gas serra ed è potenzialmente una bomba perché un malfunzionamento potrebbe far riversare ettolitri di petrolio sul terreno sul quale passa. Ebbene, Obama è stato chiaro: rivaluterà il progetto e se lo riterrà troppo inquinante, lo cancellerà. Per capire la portata di un annuncio simile, è come se il presidente del Consiglio italiano dicesse che siccome deturpa il territorio, la TAV non si fa più.
Ma non c’è stato solo questo. Obama ha riconosciuto scientificamente l’esistenza e la pericolosità dei cambiamenti climatici, dimostrati dal 97% degli scienziati mondiali. Non solo. Ha anche riconosciuto che l’America ne sta già pagando il prezzo. Ha così annunciato una lotta dura contro l’inquinamento da gas serra, partendo dal presupposto che gli USA sono il Paese che dal 2006 ad oggi lo hanno ridotto di più al mondo. Ovviamente però non ci si può adagiare sugli allori ma bisogna fare di più. E per farlo ha intenzione di partire dalle centrali elettriche che definisce ingiusto che inquinino senza limiti.
Per questo Obama ha dato mandato all’EPA di realizzare uno studio che, entro il giugno dell’anno prossimo, possa stilare un rapporto completo sull’inquinamento delle centrali americane che utilizzano i combustibili fossili, ma anche un metodo per effettuare una transizione verso le energie pulite. In particolare Obama punta a raddoppiare l’energia proveniente dalle fonti solari, eoliche e geotermiche in tutto il Paese, ma anche a sviluppare tecnologie che riducano le emissioni. L’obiettivo finale, dice Obama, è di ridurre l’inquinamento entro il 2030 di 3 miliardi di tonnellate di carbonio. Ora non resta che convincere i Repubblicani, compito per nulla facile.
Photo Credits | Getty Images
Shirley 1 Marzo 2017 il 2:50 am
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