La LAV richiede il rinnovo d’urgenza dell’ordinanza sull’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. Si tratta di una questione di importanza tutt’altro che secondaria: il provvedimento attivato nella legislatura passata comprende diverse novità giudicate positivamente dalla LAV, ma non è diventato legge. Occorre rinnovarlo subito.
La LAV chiede di rinnovare l’ordinanza sull’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani e di farlo subito: i vari provvedimenti compresi nell’ordinanza non saranno più attivi da martedì e questa sarebbe una perdita, secondo l’associazione, che ha inoltrato la sua richiesta direttamente al ministro della Salute Lorenzin.
Nella richiesta leggiamo:
Il provvedimento, non trasformato in legge nella scorsa Legislatura ha rappresentato infatti un positivo atto concreto per la tutela degli animali, la responsabilizzazione di chi vive con un cane e la prevenzione delle aggressioni.
Occorre precisare che questa ordinanza comprende, come accennato, diverse questioni. Anzitutto l’abrogazione della lista nera delle razze (ricordate tutto il polverone mediatico sollevato attorno ai pitbull e non solo tempo fa?), nonché misure atte a responsabilizzare i proprietari di animali e non solo in termini di sicurezza pubblica, ma anche in termini di cura e mantenimento degli animali.
E qui giungiamo a un punto importante. Gli italiani amano molto gli animali, e gli ultimi studi lo confermano. A maggior ragione è importante, come scrive la LAV
Educare al corretto rapporto con l’animale in famiglia e in società, e attivare percorsi di recupero per cani che hanno bisogno di un recupero comportamentale è indispensabile in termini di corretta convivenza e prevenzione. Resta comunque necessaria una legge che ne traduca i contenuti in strumenti stabili nel tempo: l’Ordinanza rappresenta, infatti, un riferimento normativo efficace per prevenire le aggressioni e promuovere un corretto rapporto con il proprio quattro zampe, ma ha un’efficacia destinata a dover essere rinnovata.
Insomma, guardiamo al futuro, teniamo quanto di buono c’era in questa ordinanza, ampliamolo e, appena possibile, facciamone una legge.
Photo credits | ruurmo su Flickr