Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale della bicicletta. In Italia la manifestazione più importante si terrà a Milano con il Cyclopride, ma in tutte le più importanti città del pianeta si terranno pedalate di protesta e di proposta per chiedere maggior tutela per le due ruote. Ma com’è la situazione italiana? Ha lasciato tutti sorpresi il dato dello scorso anno secondo cui erano state vendute, per la prima volta da mezzo secolo, più bici che auto. In sostanza possiamo affermare che non stiamo messi così male.
In tutta Europa, secondo i dati di Legambiente, l’Italia è il terzo Paese con più biciclette, dietro soltanto a Germania e Regno Unito. Va detto però che siamo anche uno dei Paesi con il più alto numero di residenti, e che quindi se valutiamo il numero di bici pro-capite, la graduatoria è molto peggiore. I dati completi arrivano fino all’anno 2011 quando nel nostro Paese circolavano un milione e 750 mila biciclette, mediamente una ogni 35 abitanti, un po’ pochine visto che in Olanda sono mediamente una ogni 5. Va specificato che l’anno 2012 è stato quello del record, quindi questo numero va visto al rialzo.
Purtroppo però siamo ancora lontani dal record delle auto, il più alto d’Europa, visto che in Italia nel 2011 ne circolavano più di 37 milioni. Eppure, nonostante l’incremento e la maggiore attenzione, il numero delle bici in passato è stato superiore. Negli ultimi 20 anni infatti il picco è stato toccato nel 2007 quando le bici erano quasi 2 milioni. Secondo le ultime statistiche l’anno d’oro 2012 dovrebbe aver visto addirittura raddoppiare il numero di bici circolanti, ma andiamoci cauti perché ancora non sono dati ufficiali.
Uno dei motivi per cui la bici non decolla in Italia è senza dubbio legato alla poca sicurezza sulle strade. Al Nord in particolare monta forte il movimento di protesta per le decine di morti che ogni mese siamo costretti a contare, eppure è proprio lì che si concentrano la gran parte delle piste ciclabili. Mentre nell’Italia Settentrionale troviamo circa 2.500 piste ciclabili, al Sud superano a malapena le 200, facendo individuare immediatamente dove bisogna agire per ottenere dati migliori. Nel 2011, secondo i dati Istat, ci sono stati 205 mila incidenti che hanno portato a quasi 4000 morti. Se ci fossero state più bici e meno auto, probabilmente questo bollettino di guerra ce lo saremmo risparmiato.
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