Nei giorni scorsi vi avevamo annunciato che molto probabilmente come Ministro dell’Ambiente sarebbe stato riconfermato Corrado Clini. Oggi però si fa largo un sospetto ancora peggiore: il Ministero dell’Ambiente potrebbe essere abolito. O per meglio dire, accorpato a quello dello Sviluppo Economico. L’idea è stata fatta circolare nelle ultime ore dai principali esponenti delle associazioni ambientaliste italiane che proprio ieri avevano inviato una lettera al nuovo Premier incaricato in cui si richiedeva una maggiore attenzione verso le problematiche ambientali italiane.
Ma si sa che per la politica italiana l’ambiente è sempre all’ultimo posto nella graduatoria delle priorità, nonostante in campagna elettorale tutti i partiti avessero inserito queste tematiche in quelle su cui avrebbero basato il loro mandato. Non per altro nella scorsa legislatura Berlusconi si dimenticò di nominare il Ministro della Salute, quindi non ci sorprendiamo nell’immaginare un Governo senza Ministro dell’Ambiente.
E quindi cosa ne sarà del Ministero? Se venisse confermato l’accorpamento allo Sviluppo Economico, si confermerebbe l’ipotesi fatta qualche giorno fa, ovvero siccome il Dicastero non può essere chiuso, in un certo senso il “Ministro fantasma” lo farebbe ancora Clini, il quale riprenderebbe il suo vecchio posto di direttore generale ed in questo modo ricoprirebbe comunque la carica più importante all’interno del Ministero.
La speranza invece è che nei tanti toto-nomi che sono circolati in questi giorni sui giornali ci si sia dimenticati di quello dell’Ambiente solo perché PD e PDL stanno litigando sui posti chiave, quelli dei ministeri economici, e che magari abbiano già trovato un accordo per “riciclare”, è proprio il caso di dirlo, qualcuno di meno importante all’Ambiente. Al momento i pochi nomi che sono venuti fuori dai dibattiti, a parte quello di Clini, sono quello del responsabile delle tematiche ambientali del Partito Democratico Ermete Realacci, il montiano Benedetto della Vedova e l’ex Ministro per le Politiche Comunitarie del PDL Anna Maria Bernini. Viste le premesse comunque, chiunque venga nominato, crediamo sarà quello che all’interno del prossimo Governo conterà di meno.
Photo Credits | Getty Images