Le fonti rinnovabili sono da tempo al centro di moltissimi studi non solo riguardanti i vantaggi ambientali ma anche i costi e i guadagni in termini economici della riconversione energetica verso le energie pulite. I nuovi dati delll’Irex Annual Report sono molto positivi e sostanzialmente mostrano come con le rinnovabili stiamo già guadagnando.
Le fonti energetiche rinnovabili costano: è una verità incontrovertibile. Ma fanno anche guadagnare. Quanto fanno guadagnare di preciso è una questione che si pongono esperti di tutto il globo. Difatti occorre tenere in considerazione una straordinaria quantità di fattori, diretti come indiretti: dalla creazione di nuovi posti di lavoro e le conseguenze di ciò sulle economie nazionali alla riduzione delle emissioni con tutte le conseguenze “monetizzabili” in termini di risparmio a breve come a lunghissimo termine.
I nuovi dati sulle fonti rinnovabili dell’Irex Annual Report sono volti a dimostrare che, considerando la questione in tutta la sua complessità, anche a livello economico stiamo già guadagnando dal grande investimento sulle fonti energetiche pulite. Il rapporto è stato realizzato dalla società Althesys ed è stato presentato a Roma.
Entro il 2030 le fonti pulite possono portare a guadagni compresi tra i 19 e i 49 miliardi di euro, nonostante tutte le spese accessorie, secondarie e indirette. La forbice fa riferimento a due possibili scenari relativi all’effettiva diffusione delle rinnovabili e al sostegno o meno alle stesse apportato dalla politica governativa.
Nonostante i 6,5 miliardi di spesa per gli incentivi e i circa 1,5-1,8 miliardi legati ai costi per le carenze nelle infrastrutture, i benefici restano tali da determinare un bilancio positivo per il paese. Anzitutto la creazione di grandi blocchi di nuovi posti di lavoro, che già si stimano in 130 mila collegati alle rinnovabili e che si stabilizzeranno su livelli inferiori ma sempre positivi nei prossimi anni.
Il conto dei benefici economici delle fonti rinnovabili in tal senso si calcola che apporterà tra i 28 e i 33 miliardi di euro, mentre il risparmio legato alle riduzioni di Co2 è stimabile tra i 2,6 e i 2,3 miliardi a cui si aggiunge il risparmio di 2,8-3,4 miliardi per altre emissioni inquinanti ridotte.
Oltre a questo va calcolato il vantaggio di non dover sottostare pienamente alle fluttuazioni del prezzo del carburante e infine e naturalmente, la collegata riduzione del prezzo dell’elettricità. Lo studio, infine, parla quindi di un bilancio positivo e inevitabilmente ribadisce: la strada delle rinnovabili è quella giusta.
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Nicola 18 Aprile 2013 il 5:53 pm
Mi permetto di segnalare anche questo articolo sulla Grid Parity, l’ho trovato molto interessante:
http://www.expoclima.net/special/47/grid_parity_fotovoltaico.htm