Rifiuti nel Lazio, come molti ricorderanno dopo un clamoroso battibecco tra il ministro dell’ambiente Corrado Clini e la magistratura, il decreto per portare Roma fuori dall’emergenza rifiuti è tornato in azione grazie al Consiglio di stato. Naturalmente, gli abitanti delle quattro sedi designate a ricevere i rifiuti di Roma e provincia, dal canto loro, non sono stati affatto felici di ritrovarsi mete designate di montagne di spazzatura: tra questi anche i cittadini di Colfelice, che ieri si sono fatti sentire bloccando i camion dell’Ama.
I cittadini in diverse località sono già scesi più volte in strada a protestare, e non sembrano intenzionati ad accettare le decisioni prese dall’alto. A Colfelice (in provincia di Frosinone) i cittadini che presidiavano gli impianti di trattamento meccanico biologico hanno bloccato i camion dell’Ama pieni dei rifiuti di Roma e provincia. Oltre 100 cittadini impegnati nella protesta hanno infine lasciato passare i camion convinti, infine, dalle forze dell’ordine. Grande l’amarezza del sindaco di Colfelice Bernardo Donfrancesco:
siamo molto dispiaciuti e amareggiati per l’insistenza dimostrata dal ministro Clini e dal commissario Sottile, che hanno voluto questo trasferimento di rifiuti nel nostro sito. Gli abitanti stanno manifestando in modo pacifico per dire ancora una volta no all’invio dell’immondizia dalla Capitale.
Per la giornata di oggi, intanto, è già prevista una nuova manifestazione di protesta ad Albano, vicino la capitale, cittadina dove il Tar ha dato di recente il via libera alla costruzione dell’inceneritore. I cittadini e i rifiuti: nel Lazio la mala gestione ha creato finora solo insoddisfazione a tutti i livelli, ma in particolare per i cittadini di Colfelice appare difficile un cambio nel programma che vede i rifiuti di Roma e provincia passare da lì per tornare “trattati” in zona della capitale. E lo stesso discorso naturalmente vale anche per gli altri siti individuati dal ministro dell’ambiente Corrado Clini e dal commissario Sottile.
Photo credits | Daniele Butera su Flickr
Commenti (1)