Qatar Airways si racconta come “da sempre impegnata nella politica di tutela ambientale contro l’inquinamento atmosferico“, e attenta nell’offrire un trasporto sostenibile, nell’ottica anche della qualità offerta ai propri passeggeri. Quello dell’ambiente è un investimento in immagine che va molto, di questi tempi. E sul quale molte aziende, dei settori più disparati, stanno orientando i propri sforzi. La compagnia aerea, dopo un accordo con IATA (l’International Air Association) per una serie di azioni comuni, lancia l’operazione “Vola verde”, al secolo “The Orix flies green”.
L’iniziativa è mirata alla riduzione sostanziale ed effettiva di emissioni di carbonio nell’atmosfera. Un accorgimento che si colloca all’interno del generico impatto del trasporto aereo sull’inquinamento totale del pianeta, già dalle percentuali molto basse: solo il 2%.
Al di là di questo 2%, e nonostante l’innegabile aspetto “green” del viaggiare in aereo rispetto, ad esempio, all’automobile, l’industria aeronautica sembrerebbe cpomunque voler mettere in atto gli accorgimenti necessari per contenere ai minimi termini la sua percentuale di emissioni. E l’Aviation Global Deal Group (AGD) si occupa proprio questo: si tratta di uno speciale organismo, cui aderiscono alcune industrie costruttrici, organismi internazionali e alcune compagnie aeree. Tra queste, anche Qatar Airways, l’unico vettore del Medio Oriente ad avere aderito al progetto.
L’ADG studia le possibilità di utilizzare misure di contenimento dell’emissione di carbonio nell’atmosfera. Si vuole azzerare del tutto (e ci si augura che sia possibile ed attuabile) un tasso di inquinamento atmosferico generato dal trasporto aereo. E lo stato dell’arte dell’inquinamento portato dal settore in questione nell’atmosfera verrà delineato a Copenaghen a dicembre, in applicazione del protocollo di Kyoto.