The Guardian riporta oggi una notizia piuttosto curiosa: le monache benedettine del convento inglese di Nostra Signora della Consolazione sono andate in cerca di un nuovo monastero. Ma non un monastero qualsiasi. Quello che cercavano era un monastero ecologico.
Il costo di quello individuato dovrebbe essere di circa 4,7 milioni di sterline (5,3 milioni di euro), alimentato a pannelli solari per fornire acqua calda, una caldaia a cippato, alimentata da alberi di provenienza locale e un tetto coperto di erba per meglio isolare gli edifici e attirare la fauna locale. L’acqua piovana raccolta sui tetti sarà raccolta e utilizzata per i servizi igienici e vi sarà anche il trattamento delle acque reflue, direttamente per il sistema fognario.
Tutto qui? Certo che no. I materiali di base per la costruzione, per la maggior parte legno e pietra, saranno acquistati a livello locale, in modo da evitare l’inquinamento dovuto al trasporto dei materiali. L’idea è quella di far diventare il monastero un piccolo mondo, e dunque, con l’intento di far essere ecologico il mondo, si comincia costruendo in maniera sostenibile il monastero.
Un’altra cosa interessante, affermano dallo studio d’architettura che ha progettato il monastero, Gill Smith Feilden Clegg Bradley Studios, è che:
Per loro, è stato pensato un edificio nel nostro modo di pensare, mentre noi pensavamo a come loro potessero pensare la vita monastica. L’edificio è il loro mondo nel vero senso della parola; ci vivono 24 ore al giorno per tutta la vita e non c’è nessun altro edificio che può rispondere a tale sfida. Bisogna infatti fornire tutto ciò che può servire nella vita, il che è molto difficile.
Un ambiente di clausura monastica è un microcosmo del mondo, un perfetto esempio di come noi tutti dovremmo pensare al pianeta su scala più ampia. Dopotutto, se un monastero può essere costruito in questo modo, perché non costruire anche le case.
Fonte: [Treehugger]
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