A quanto pare non basta più consumare cibi locali, che abbiano compiuto il minor numero di chilometri possibili per ridurre le emissioni. Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Environmental and Science and Technology il risparmio di inquinanti del consumare prodotti locali viene di gran lunga superato da un solo giorno da vegetariani.
Mangiare locale, dunque, è una scelta ecologica indubbiamente corretta, ma non così determinante per diminuire i gas serra, come vogliono farci credere.
Essere vegetariani o consumare carni bianche per un solo giorno è l’equivalente di 1000 chilometri in meno. Mangiando verdure l’impatto sull’ambiente scende in un solo giorno come 1800 chilometri in meno.
Altro dato allarmante sulle carni rosse è quello emerso alla giornata mondiale sull’acqua: per ogni chilo di carne si consumano 15 mila litri di acqua. Sono quantità sconcertanti, dal momento che l’emergenza idrica è sempre più in agguato in molti Paesi del mondo.
Bisognerebbe cercare di produrre ciò che ci serve nelle zone e nella misura in cui ci serve. Sarà anche vero che il trasporto dei cibi non va ad influire di molto sulle emissioni, ma la provenienza documentata è pur sempre una garanzia di qualità e sicurezza.
Giuseppe Belletti 15 Maggio 2011 il 8:57 pm
In imminenza del referendum sul nucleare, mi è venuto un dubbio che dovrebbero porsi tutti coloro che sono interessati alla salvezza degli animali: la principale alternativa al nucleare sono le centrali idroelettriche; ma queste richiedono la formazione di laghi artificiali, che comportano, nel momento della loro formazione, lo sterminio di milioni di animali (dagli artropodi ai mammiferi), inevitabilmente destinati alla morte per annegamento. Ovviamente ben poco significano le operazioni (per lo più solo propagandistiche e sempre mal riuscite) di salvataggio di alcuni grossi mammiferi, che ci sono ammannite, con commenti ipocriti, dai telegiornali, in occasione delle inaugurazioni delle dighe.
Dunque io mi chiedo (e chiedo a chiunque pensi di potere dirimere questo mio dubbio): è meglio avere vicino a casa il pericolo (statisticamente improbabile) del disastro nucleare o la certezza assoluta della soppressione di tante vite innocenti?
Ovviamente la risposta che voglio prendere in considerazione è esclusivamente quella di chi sia, come me, convinto che ogni forma di vita debba essere rispettata; sicuramente nessuna incertezza può avere chi consideri l’esistenza degli animali non umani strumentale a quella dell’uomo.
Nel 1986, votai contro il nucleare senza perplessità, ma ora sono seriamente preoccupato di dare un voto avventato e, contro ogni superficiale apparenza, ben più distruttivo di quello a favore.
Per sgomberare il campo da possibili equivoci, preciso che non sono favorevole al governo Berlusconi, per il quale non ho mai votato e non voterò mai.
Saluti.
Per le risposte al quesito, rispondere esclusivamente a: giuseppe [punto] belletti3 [at] tin [punto] it
Paola Pagliaro 16 Maggio 2011 il 8:24 pm
caro Giuseppe
condivido alcuni punti, altri no. La salvezza degli animali indubbiamente è prioritaria ma l’uomo si è evoluto ignorando e calpestando le altre specie, è un dato di fatto ahinoi, stiamo correndo ai ripari ma secoli di disattenzione hanno radicato questo modello.
Ad ogni modo, le probabilità di un incidente nucleare sono davvero così basse? Non saprei, se pensiamo ai terremoti che sono imprevedibili in intensità e frequenza non possiamo nemmeno ipotizzare delle statistiche… nel caso di incidente nucleare, vedi Fukushima, gli animali sono condannati a morte, a migliaia sono rimasti nell’area contaminata a morire di stenti… detto questo si spera che in un futuro non troppo lontano le rinnovabili più innocue per gli animali (incluso l’uomo), solare termico, fotovoltaico ed eolico, possano coprire una fetta consistente del fabbisogno energetico mondiale. Non mi illudo che la dipendenza dai fossili, ad esempio, sia in imminente declino, ma non vedo nemmeno come un’utopia un potenziamento della tecnologia che abbassi il costo delle rinnovabili aumentandone al contempo la produttività, un maggior risparmio ed efficienza energetica et similia… detto questo, rispetto la tua posizione e credo che sia importante farsi un’idea come hai fatto tu, soppesare i pro e i contro e andare a votare, a prescindere dalla propria posizione…