Gardaland, il più grande parco divertimenti d’Italia dice addio alle esibizioni dei delfini, uno tra gli spettacoli acquatici dal vivo più amato dai bambini. Il motivo della scelta, del tutto controcorrente rispetto agli interessi economici del gruppo, è motivata da una consapevole svolta animalista. I quattro delfini di Gardaland, Robin, Nau, Betty e Teide andranno dunque in pensione, probabilmente nell’acquario di Genova.
La decisione di mandare in pensione i quattro mammiferi, cresciuti nel Palablu di Gardaland, è stata presa dalla società inglese Merlin Entertainmente che è proprietaria della struttura situata a Castelnuovo del Garda. La scelta sembra andare contro gli interessi commerciali del parco divertimenti che, per le sue attrazioni come il delfinario, è stato classificato tra i cinque più divertenti al mondo. Tuttavia il rispetto per gli animali è stato più forte degli interessi economici. Così spiega la decisione Danilo Santi, direttore di Gardaland
Merlin ha nel suo DNA una politica di profondo rispetto per gli animali.La scelta di dire addio al delfinario ne è quindi una diretta conseguenza.
La decisione era stata maturata già da diverso tempo e difatti i moltissimi spettatori che sceglivano di pagare un prezzo supplementare al biglietto di accesso al parco giochi per assistere alle esibizioni dei delfini, potevano ammirare oltre alle esibizioni da circo dei quattro mammiferi ammaestrati, uno spettacolo che puntava molto sulla didattica. Poi alcuni avvenimenti come la morte di alcuni delfini avvenuta nel 2000 e la politica di tutela del gruppo Merlin Entertainments che è impegnato nella preservazione delle specie marine e nella lotta alla caccia alle balene, hanno avuto la meglio. Come aggiunge Santi
Bisogna capire che Merlin è una grande multinazionale che attraverso i suoi acquari si impegna nella tutela delle specie marine: a livello internazionale combatte contro la caccia delle balene. C’é chi vede una contraddizione tra questo impegno ambientalista e la presenza dei delfini nei parchi divertimento.
Ma per il prima parco divertimenti italiano non ci sono preoccupazioni per il futuro: cambiare e inventare sempre nuovi giochi e divertimenti è nella natura di Gardaland.
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