La chalara fraxinea, il fungo killer che ha causato e sta continuando a causare enormi morie di frassini in tutta Europa, si è rivelato un agente patogeno difficilissimo da contrastare. La Svezia propone ora una nuova strategia salva frassini per tentare di arginare la distruzione degli alberi europei.
Dalla Svezia arriva una nuova strategia salva frassini per tentare di mettere al sicuro gli alberi dal fungo chalara fraxinea, che riuscendo a spostarsi e a infettare nuovi alberi anche con l’ausilio del vento, ha finora reso vani tutti gli interventi dei paesi europei volti a contrastarne l’avanzata. Un recente studio dei ricercatori dell’Istituto svedese di ricerca forestale ha forse trovato la chiave per sconfiggere il fungo: non si tratta tuttavia di una formula magica in grado di annullarne gli effetti in maniera immediata o quasi, la ricerca pubblicata sullo Scandinavian Journal of Forest Reasearch indica infatti nella selezione genetica la possibilità di salvezza per i frassini europei. La nuova strategia salva frassini si basa infatti sull’assunto, dimostrato dagli scienziati svedesi, che la chalara fraxinea attacca e distrugge frassini dalle proprietà genetiche estremamente simili: è quindi controllata dal punto di vista del genotipo.
Come arginare questa infezione che sembra inarginabile, quindi? Secondo gli scienziati svedesi la chiave è nella coltivazione, da iniziare a praticare subito, di frassini maggiormente resistenti al fungo killer. Per contrastare efficacemente il fungo bisogna quindi piantare nuovi alberi, investire con forza in programmi di coltivazione del frassino, con alberi che siano specificamente selezionati geneticamente tra quelli in grado di resistere alla chalara fraxinea.
Il fungo killer ha distrutto quasi per intero la popolazione di frassini in Danimarca, ha causato danni ingentissimi in svariati paesi europei come la Polonia e la Lituania ed è ora in fase di espansione nel Regno Unito. Gli scienziati hanno dichiarato
gli effetti drastici della malattia in paesi come la Lituania, dove la zona boschiva di frassini si è ristretta da 53.000 a 38.000 ettari tra il 2001 e il 2009, è allarmante e suggerisce che è necessario prendere provvedimenti adeguati il più presto possibile.
Nessuna soluzione semplice e immediata, ma almeno ora, grazia alla strategia salva frassini ideata in Svezia, i governi sanno che esiste effettivamente la possibilità di contrastare il fungo killer.
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