Il caschetto di solito per un ciclista è una mezza assicurazione sulla vita perché si sa che in caso di incidente può proteggere il cranio da colpi violenti. Purtroppo però non è sempre sufficiente, e soprattutto evita traumi gravi, ma non evita l’incidente stesso. Un inventore decisamente fantasioso, l’americano Arlene Ducao, ha invece realizzato un super caschetto con una tecnologia degna delle auto di ultima generazione.
Prima di tutto, può evitare che il ciclista si distragga o cada per un colpo di sonno. Sinceramente non penso che sia possibile avere un colpo di sonno su una bici, ma è sempre meglio equipaggiarsi. Il suo elmetto è capace quasi di leggere nel pensiero. In pratica utilizza uno strumento che effettua un encefalogramma le cui valutazioni vengono poi proiettate su un display a LED integrato. Un Arduino, radio bluetooth, una striscia di luce a LED, 3 transistor, e una batteria da 9V completano l’equipaggiamento.
Quando la lucina che compare è verde, vuol dire che il ciclista è ben concentrato sulla guida. Quando si ha un colpo di sonno o non si è molto concentrati, la lucina diventa rossa. Quando invece si è molto ansiosi e si va nel panico le luci diventano rosse e lampeggiano. Ma non finisce qui.
Questo splendido ritrovato della tecnologia, denominato ICEdot, contiene anche un rilevatore sensore di impatto. Nel malaugurato caso in cui nemmeno con gli avvertimenti si è riusciti ad evitare l’incidente, il sensore rileva l’impatto e dopo un certo lasso di tempo invia allo smartphone, su cui era stata scaricata l’applicazione, il comando di avvertire le autorità. Sfruttando il rilevatore GPS del telefonino infatti, i soccorsi possono arrivare sul posto preciso dell’incidente e magari salvare la vita al ciclista. Insomma, il caschetto non riuscirà ad evitare gli incidenti, ma magari le conseguenze negative sì.
[Fonte e foto: Treehugger]
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