A Ginevra si è aperta la quarta conferenza delle Parti della Convenzione di Stoccolma. Un meeting che riunisce i rappresentanti di 150 Paesi in tutto il mondo, organizzata dalle Nazioni Unite per il programma dell’ambiente (Unep). Il tema di quest’anno sarà la lotta ai gas ad effetto serra dovuti agli agenti chimici immessi deliberatamente nell’aria.
Una prima battaglia è stata vinta negli anni passati quando fu messa al bando la famosa “sporca dozzina“, 12 agenti chimici come i pesticidi che, si è dimostrato, contribuivano ad allargare il buco dell’ozono. Ma non solo. Alcuni di essi erano stati correlati a malattie respiratorie o addirittura al cancro, oltre che ad avvelenare migliaia di persone, compromettendone il sistema immunitario e provocando disturbi di riproduzione. Può sembrare tanto, ma secondo la Fao i prodotti chimici utilizzati in agricoltura si aggirano intorno ai 70 mila, quindi eliminarne solo 12 non è un gran danno, anche se sono i più diffusi.
Tra i prodotti messi al bando c’erano aldrin, chlordane, dieldrin, eptacloro e organofosfati, ma incredibilmente non si è trovato l’accordo sull’amianto. E così alcuni Paesi hanno deciso autonomamente di vietarlo (come l’Italia) e altri no. Così come non si è trovato l’accordo sul ddt, il quale è stato eliminato nella gran parte dei Paesi Occidentali ma, soprattutto in Africa dove viene utilizzato per combattere la malaria, è ancora un prodotto molto diffuso. Anche a questo quindi servirà questo meeting. Non è concepibile che un prodotto così dannoso per l’uomo e per l’ambiente possa essere utilizzato deliberatamente contro le leggi internazionali.
Assieme ad esso verranno messi al bando altri prodotti, in tutto 9, indicati sul sito ufficiale dell’Unep:
Alfa esaclorocicloesano; Beta esaclorocicloesano; Esabromodifeniletere e Eptabromodifeniletere; Tetrabromodifeniletere e pentabromodifeniletere; Clordecone; Esabromobifenile; Lindano; Pentaclorobenzene; perfluorottano solfonato, i suoi sali e perfluorottano solfonil fluoruro.
I rischi da parte di tali sostanze chimiche sono profondi e le sostanze tossiche lasciano impronte chimiche in tutto il mondo. Gli agricoltori, le donne incinte, i giovani, i non ancora nati e in alcune remote comunità come quelle dell’Artico sono particolarmente vulnerabili. Questa settimana a Ginevra, i governi possono dare un importante contributo alla povertà legata agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, nonché catalizzare una transizione verso una più sana, più sostenibile economia verde. Vorrei invitare a prendere l’occasione per sollevarci e cominciare ad eliminare un altro rischio per la salute di letteralmente milioni di persone.
Questo l’auspicio di Achim Steiner, Sottosegretario delle Nazioni Unite e Segretario Generale UNEP Executive nel discorso di apertura del convegno. All’ordine del giorno ci sono 4 sfide principali: eliminare la produzione delle sostanze inquinanti; identificare i rischi di tutti gli agenti chimici utilizzati oggi sulla salute umana e sull’ambiente; assicurare la copertura finanziaria e tecnica per quei Paesi in difficoltà che devono fare a meno di questi prodotti; continuare ad assicurare gli obiettivi della Convenzione. E noi speriamo tanto che mantengano la promessa.
Anonimo 8 Aprile 2010 il 6:14 pm
io penso che l’ inqinamento sia molto pericoloso x la salute e vorrei che si potesse trovare un modo x nn inquinare l’ ambiente
forse avrei un idea : si potrebbe andare nei parchi a raccogliere i rifiuti e poi
con le cose raccolte si potrebbero fare delle sculture con bottiglie, lattiune ,ecc