La nuova direttiva UE sull’efficienza energetica è stata al centro della conferenza organizzata a Milano da Fire, Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, intitolata “Gestione Energia: ISO 50001 ed Energy Management”. Nuovi investimenti, risparmio sulla bolletta energetica, crescita economica e nuovi posti di lavoro: la nuova direttiva europea apre la strada a ottime possibilità per l’Italia.
L’interessante conferenza “Gestione Energia: ISO 50001 ed Energy Management” organizzata da Fire ha visto un ampio dibattito sulla nuova direttiva europea per l’efficienza energetica. Come hanno mirabilmente riassunto i responsabili di Fire
La nuova direttiva comunitaria sull’efficienza energetica introduce una serie di misure volte a facilitare nei Paesi membri il raggiungimento dei target al 2020. Questo per l’Italia significa: ridurre i consumi di circa 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio; operare nel settore investimenti stimati fra i 50 e i 100 miliardi di euro; risparmiare sulla bolletta energetica nazionale circa 20 miliardi l’anno; far crescere una filiera dell’efficienza energetica con importanti possibilità di sviluppo delle nostre imprese in termini di crescita economica e occupazione.
Sulla nuova direttiva europea per l’efficienza energetica avevano già espresso il proprio parere favorevole diversi enti e associazioni. Fire è una federazione attiva da 25 anni nell’ambito della promozione dell’efficienza energetica, che tra l’altro ricopre onorevolmente, dal 1992, l’incarico di gestire la rete degli energy manager italiani in collaborazione con Gestione Energia (il tutto a titolo non oneroso). Durante la conferenza non sono mancati esempi di miglioramento: si è parlato dell’Irlanda, ad esempio, in grado di risparmiare in 15 il 40% di energia riguardo alla baseline dell’anno dal 1995. Purtroppo però in Italia secondo Fire manca il supporto economico per la certificazione delle imprese virtuose da parte del governo. Come ha spiegato Dario Di Santo, direttore di Fire
Un’adeguata incentivazione da parte dello Stato verso la certificazione delle imprese crea dei meccanismi virtuosi e reali di efficienza energetica. Sarebbe opportuno che un idoneo supporto possa trovare spazio all’interno del potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi previsto dal decreto legislativo 28/2011 e dalla recente Strategia energetica nazionale (Sen).
Photo Credits | MackBrunson su Flickr
MattiaIlGiardiniere 15 Ottobre 2012 il 10:49 am
Molto interessate, bisogna risparmiare l’energia!!!
leggete:
http://appuntiverdi.blogspot.it/
e ditemi cosa ne pensate!!!!
MattiaIlGiardiniere