Un grande studio del professor Kalyan Rudra è stato di recente presentato a Kolkata (Calcutta) negli scorsi giorni dal ministro dello sviluppo dell’India Sougata Roy. Il delta del Gange, secondo lo studio intitolato “Atlante del cambiamento del corso dei fiumi nel Bengala occidentale”, il più esteso del mondo, sta scomparendo a una velocità allarmate ingoiato dal mare.
A seguito della pubblicazione dell'”Atlante del cambiamento del corso dei fiumi nel Bengala occidentale” il professor Kalyan Rudra ha dichiarato:
Il delta sta per essere ingoiato dal mare ad una allarmante velocità, e il processo non riguarda solo la zona costiera ma anche il vertice del triangolo.
Non solo quindi la zona strettamente a contatto con il mare aperto, ma anche le zone più interne del grande delta stanno conoscendo un fenomeno di sparizione collegato all’insinuarsi del mare sempre più verso l’interno, in un mutamento geografico e territoriale chiaramente evidente dal confronto con fonti storiche di alcuni secoli fa (nonché, ovviamente, con tutte le rilevazioni degli ultimi anni). Il professor Kalyan Rudra si è difatti avvalso di alcune mappe geografiche del passato, dal 1600 a oggi, nonché dei rilevamenti satellitari degli ultimi trent’anni per completare il suo studio pubblicato in questi giorni a Calcutta. Il professore ha spiegato che
Nel 1650 il Baghirathi si univa al Gange non lontano da Rajmahal, nel 1760 i due fiumi si congiungevano più a sud, presso Suti, e le ultime mappe indicano che si uniscono vicino a Jalangi, ben 120 km da Rajmahal.
Un processo tanto preoccupante quanto ben documentato. L’estensione della foce a delta del Gange è pari a 57 mila km quadrati, la foce del grande fiume indiano è la più estesa al mondo. Ma come verrà a modificarsi lo scenario fra qualche decennio? Secondo il professor Kalyan Rudra la situazione non è affatto da sottovalutare, e occorrono ulteriori studi al fine di monitorare il processo di sparizione del delta del Gange.
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