Gianni Guerrieri di Marevivo palesa le sue perplessità riguardo ai criteri con cui vengono assegnate le bandiere blu in Italia, ancora basati sulle autodichiarazioni dei sindaci. Interessante l’intervento di Marevivo in proposito, dato che in effetti le procedure di assegnazione delle bandiere blu, nel complesso, lasciano spazio a vari dubbi.
Gianni Guerrieri, il coordinatore della regione Lazio e il responsabile delle relazioni internazionali di Marevivo ha di recente rilasciato dichiarazioni assai interessanti, che riportano in primo piano i criteri, secondo molti obsoleti e poco chiari, di assegnazione delle bandiere blu in Italia. Quest’anno il numero di bandiere blu è salito a 246, 12 in più rispetto all’anno precedente. Guerrieri parla di Anzio, in Liguria, anch’essa località fregiata del riconoscimento, ponendola come esempio della larghezza con cui vengono elargiti tali riconoscimenti: “[A]nche Anzio è bandiera blu. Allora mi domando: quali sono gli aspetti che si prendono in considerazione?”. I servizi e gli alti standard che dovrebbero caratterizzare il riconoscimento non sono propri di Anzio, sottolinea Guerrieri. Le logiche (non più tanto logiche, verrebbe da dire) di assegnazione delle bandiere blu sono state stabilite 25 anni fa su criteri europei con ormai tre decenni sulle spalle, ancora basati sulle autocertificazioni dei sindaci e lontani da standard procedurali scientifici.
Sembrerebbe il caso di aggiornare i parametri per il riconoscimento delle spiagge di qualità, affinché questi siano basati, tra l’altro, sugli indici di qualità delle acque di balneazione e sui servizi effettivamente offerti (e la loro efficienza e sostenibilità). Guerrieri ha ricordato “che il mare produce l’80% dell’ossigeno e assorbe il 50% dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo” e rappresenta “la chiave del nostro futuro”, invitando tanto a un ripensamento del sistema di assegnazione delle bandiere blu quanto a una costante accortezza da parte di tutti i cittadini per la cura e la pulizia delle nostre spiagge.
Photo Credits | valeyoshino su Flickr
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