Ormai manca davvero poco a Rio+20, il meeting organizzato dall’Onu per trovare delle soluzioni ai problemi ambientali che si terrà a Rio de Janeiro, in Brasile, nel prossimo giugno. Man mano che ci si avvicina cominciano a prendere forma le proposte che guideranno il dibattito, e tra queste ecco quella europea: dimezzare i rifiuti in mare. Anche se sembra poco infatti, le tonnellate di immondizia che galleggiano nei mari e negli oceani di tutto il mondo sono talmente tante che messe tutta insieme potrebbero persino formare un mini Continente.
Stiamo premendo con gli stati membri per avere obiettivi chiari. Gli obiettivi riguardano cinque settori: energia, acqua, oceani, rifuti e risorse, biodiversità
ha spiegato Ida Auken, ministro danese dell’ambiente che collabora con la presidenza di turno dell’Ue, in occasione dell’ultimo consiglio informale dei ministri Ue dell’ambiente che si è tenuto a Copenaghen. In sede di meeting poi l’Europa confermerà i suoi obiettivi, sperando di convincere Cina, Stati Uniti, India e Brasile ad aderirvi, di tagliare le emissioni di CO2 entro il 2020 dal 20 al 30%, e di puntare sulle rinnovabili, aspetto sul quale le altre nazioni sembrano comunque aver cominciato ad agire. Ma la novità vera e propria riguarda proprio la gestione dei rifiuti:
La nuova area di intervento è quella degli oceani: come target vogliamo dimezzare i rifiuti gettati negli oceani prima del 2025. E’ un target molto ambizioso, ma è importante mostrare che siamo seri, altrimenti sarà solo un altro esercizio semantico. Vogliamo arrivare con proposte per il dialogo
ha aggiunto il ministro danese, a cui si è unito anche il commissario europeo all’ambiente, Janez Potocnik che ha spiegato:
Parliamo di target che siano di ispirazione, qualcosa di importante per ottenere un impegno e suscitare l’attenzione su problemi globali che riguardano tutti. I rifiuti in mare sono un tema molto importante.
Su questo non avevamo dubbi. Ma concorderanno gli altri Paesi inquinatori?
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