In principio era la benzina, poi arrivò il diesel che era un po’ meno inquinante, e poi infine il gas naturale. Ad oggi risulta evidente che questa sia la scelta più ecologica rispetto alle altre due, ma non la più ecologica in assoluto visto che di emissioni ce ne sono molte meno se si acquista un’auto ibrida o elettrica. Ma quanta CO2 si risparmia con un’auto a gas? Secondo una recente valutazione congiunta di diversi istituti di ricerca americani, non è poi una scelta così green.
Lo studio è stato effettuato dall’Environmental Defense Fund, Princeton University, Duke University, e il Rochester Institute of Technology e pubblicato sul Proceedings of the National Academy of Sciences. Le loro conclusioni, differenti ma associabili, affermano che a vari gradi, stiamo sottovalutando le emissioni, gli effetti di dispersione del metano e del gas naturale che hanno effetti sul clima diversi da quanto sostenuto fino ad oggi.
Secondo la loro analisi infatti passare dalla benzina o diesel alle auto a gas naturale compresso può avere un beneficio, certo, ma solo dopo un periodo che va dagli 80 ai 280 anni. Fosse solo questo il problema, sarebbe poco. Il vero fulcro della questione è che per estrarre e lavorare il gas, e comprimerlo per renderlo utilizzabile dalle auto, si utilizzano fonti energetiche fossili, perlopiù carbone, che inquina da solo molto più del processo basato sul petrolio della produzione della benzina.
Se poi a tutto questo ci aggiungiamo che le perdite di metano e altri gas sono inevitabili e le dispersioni ci saranno sempre, ci rendiamo conto che le emissioni continuano a salire. Secondo il National Center for Atmospheric Research anche se passassimo ad utilizzare esclusivamente il gas naturale al posto del carbone, gli effetti sul clima sarebbero minimi.
Affidarsi al gas naturale potrebbe ridurre le emissioni di anidride carbonica, ma significherebbe fare poco per aiutare a risolvere il problema del clima. Servirebbero molti decenni prima che il riscaldamento globale venga rallentato, ed anche in quel caso la differenza sarebbe minima
ha dichiarato il professer Wigley, docente dell’Università di Adelaide in Australia. Dunque quale sarebbe la soluzione? La risposta è sempre la stessa: le rinnovabili. Sole, vento e le altre fonti per produrre energia, auto elettriche per la mobilità.
[Fonte e foto: Treehugger]