La Corea del Sud è uno dei Paesi che nel mondo sono maggiormente dipendenti dall’energia nucleare. Dopo il disastro di Fuskushima ci si è interrogati su questo punto, ma ci si è anche resi conto che non era possibile uscirne. Però qualcosa si può fare, ed è almeno ridurre il fabbisogno energetico in modo da poter fare a meno di qualche centrale. In quest’ottica si è mosso il Governo che ha scoperto un modo intelligente, economico ed ecologico per chiudere almeno una centrale nucleare: il risparmio energetico.
A dirsi è facile, ma a farsi? Per poter attuare quest’idea, il Paese asiatico adotterà due misure: smart grid e smart meters. Cominciamo da questi ultimi. Si tratta dei contatori intelligenti che si calcola saranno installati nel 50% delle abitazioni entro il 2016, e avranno il compito di avvisare gli abitanti quando stanno sprecando troppa energia. Si sa che in quei Paesi lo spirito nazionalistico è molto forte, e dunque non ci saranno obblighi, nessuno entra in casa e ti spegne le luci, ma semplicemente i cittadini si renderanno consapevoli dell’energia che utilizzano, e quando il contatore gli dirà che ne stanno sprecando troppa, automaticamente si sentiranno in dovere di rivedere i propri consumi.
A questa tecnologia piuttosto spicciola se ne aggiungerà un’altra, quella della griglia energetica intelligente, che com’è noto sposta l’energia da dove ce n’è in surplus a dove ce n’è bisogno, in modo da evitare cali di tensione e black-out. Secondo Choi Kyu Chong, direttore della Smart Grid & Electric Market Division del Ministero dell’economia e della conoscenza queste due applicazioni serviranno non solo ad evitare che il fabbisogno energetico nazionale cresca, ma potrebbero persino ridurre la domanda di energia talmente tanto da portare alla chiusura di una centrale nucleare. Questo almeno sulla carta, speriamo che non rimanga alla fine solo lì.
[Fonte e foto: Treehugger]