La Gran Bretagna rientra tra quei Paesi che cocciutamente non hanno detto di no al nucleare, ma che hanno preferito fare abbassare la tensione dopo Fukushima per poi continuare con i propri progetti quando le acque sono più calme. Ma i britannici non sono stupidi, ed alla prima occasione eccoli lì a protestare. L’occasione è la prima centrale nucleare costruita dal 1995 che dovrebbe sorgere a Bridgwater, non lontano da Bristol, i cui lavori sono stati bloccati sul nascere da un’imponente protesta.
I cittadini sono insorti principalmente per un motivo: non vogliono la centrale, ma nonostante l’abbiano dimostrato più volte, il Governo ha deciso di andare avanti lo stesso con il suo progetto da ben 10 miliardi di sterline (circa 12 miliardi di euro). La centrale, che non dovrebbe essere nemmeno di nuova generazione ma sarebbe un semplice “gemello” di quella di Hinkley Point C, dovrebbe sorgere al posto di un cascinale costruito nel verde a cui proprio gli attivisti non vogliono rinunciare. Per questo otto manifestanti hanno occupato questo cascinale ed hanno annunciato che devono portarli via con la forza per poter avviare i lavori.
Per poter effettuare tali lavori il premier Cameron ha chiesto aiuto alla Francia. Dovrebbe occuparsene la famosa EDF, la compagnia elettrica francese che aveva tentato più o meno la stessa operazione in Italia un paio di anni fa con un accordo preso con Berlusconi, per fortuna andato male grazie al referendum sul nucleare. Ma per fortuna i francesi hanno rispetto per il parere dei cittadini, e l’EDF ha dichiarato che non si muoverà finché non ci saranno tutte le autorizzazioni. Ed è qui che i manifestanti hanno ottenuto la prima vittoria, visto che sono riusciti a rimandare di un anno l’iter per le varie procedure.
Per far spazio alla centrale, il progetto prevede l’abbattimento di 500 ettari di foresta e la movimentazione di 4 milioni di metri cubi di terra e rocce. Una violenza fatta al territorio che i cittadini del Somerset non consentono. Senza considerare le tonnellate di cemento che serviranno per costruire strade ed altre infrastrutture per rendere efficiente la centrale che andrebbero a rovinare uno dei posti più belli d’Inghilterra. Che sia l’inizio del processo dell’uscita dal nucleare anche nel Regno Unito? Ce lo auguriamo davvero.
[Fonte: The Guardian]
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