Come a dare un forte esempio e un contributo alla riduzione delle emissioni di CO2, le sedi istituzionali del ministero dell’Ambiente dal 1 febbraio sono alimentate da fonti rinnovabili. L’energia verde e pulita è fornita da Alpiq, gruppo svizzero che lo scorso ottobre ha vinto la gara pubblica per la fornitura di energia da fonti rinnovabili nelle pubbliche amministrazioni.
L’energia fornita da Alpiq alle sedi del ministero dell’Ambiente sono circa 3,3 milioni di chilowattora ogni anno. Si tratta di energia a basso impatto ambientale, proveniente per il 30% da fonti rinnovabili, per lo più centrali idroelettriche, mentre per il 60% l’energia è prodotta senza emissioni di anidride carbonica. La mission del gruppo svizzero è chiara e trasparente, il loro obiettivo è ridurre al minimo l’impatto sul clima che la produzione, il trasporto e il consumo di energia idroelettrica, generano lasciando tracce nella natura e nell’ambiente. L’energia fornita da Alpiq è garantita dal certificato EcoEnterprise® che si fa promotore dell’amministrazione sostenibile. La loro attenzione per la natura e l’ambiente non si esaurisce nella produzione di energia pulita, ma anche nell’investimento in progetti di rimboschimento e di compensazione ecologica.
La fornitura di energia pulita e da fonti rinnovabili per il ministero dell’Ambiente è un modo per favorire lo sviluppo della Green economy nel nostro Paese e per lanciare un segnale forte per le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che possono dare l’esempio per privati e piccole e medie imprese. A maggior ragione oggi, nella giornata di riduzione dei consumi promossa dalla trasmissione Rai Caterpillar, M’illumino di meno, questa notizia assume un significato più importante. Difatti sono molte le iniziative che da Nord a Sud dello stivale comuni, palazzi del potere e sedi amministrative, associazioni ambientaliste, catene di distribuzione e cooperative, stanno promuovendo per ridurre lo spreco di energia e per “spegnere le luci”.
[Foto: alpiq]