L’Italia è il Paese del sole, ed ora dimostra anche che sa sfruttarlo. Secondo gli ultimi dati raccolti dal Kyoto Club, il 25% dei consumi domestici del nostro Paese è coperto dall’energia solare. Un dato importantissimo che porta l’Italia sempre più vicina al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, e rendono il nostro Paese tra i più solar-friendly del mondo.
In Europa infatti siamo secondi solo all’inarrivabile Germania grazie ai circa 330 mila impianti, di cui la maggior parte piccoli, che danno il 6% dell’energia totale. Senza contare la “mano”, se così si può definire, che danno i pannelli solari termici che garantiscono acqua calda senza dover ricorrere al gas in sempre più case, aggiunti ai pannelli fotovoltaici che forniscono elettricità e che porteranno, secondo la stima del 2012, ad un risparmio di 800 milioni di euro.
Un fenomeno positivo e che è destinato ad incrementarsi visto che il prezzo degli impianti si è quasi dimezzato negli ultimi due anni, e continuerà a scendere rendendo il fotovoltaico una tecnologia economica alla portata di tutti. L’incremento finora è stato aiutato dagli incentivi, ma secondo le stime di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, l’abbassamento dei prezzi favorirà il diffondersi della tecnologia anche senza l’aiuto statale entro un paio d’anni. Una tecnologia aumentata esponenzialmente negli ultimi anni tanto che nell’ultimo ha superato la produzione di energia eolica e quella delle bioenergie, e che rimane seconda solo alla gran quantità di energia idroelettrica.
Intanto le buone notizie non finiscono qui. Sempre secondo i dati dell’osservatorio infatti, nel periodo 2008-2011 sono state tagliate il 40% delle emissioni italiane legate all’energia grazie alle rinnovabili, a cui si aggiungono quelle legate ai biocombustibili ed al risparmio energetico. Il miglioramento ovviamente non è solo italiano, visto che a livello mondiale l’incremento dell’energia pulita è stato del 5% nel 2011, il che fa capire quanto possa essere sempre più questa la strada da seguire per il futuro.
[Fonte: Repubblica]
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