Un pesce tra i più antichi al mondo, che si calcola sia sopravvissuto persino alla glaciazione, rischia di non sopravvivere all’uomo. Si tratta dello storione atlantico, un pesce che si calcola abbia qualcosa come 13 mila anni, sta vedendo crollare il numero dei suoi esemplari in tutto il mondo talmente velocemente da mettere a rischio la sua sopravvivenza.
Ufficialmente questa settimana lo storione è entrato nella lista delle specie in via di estinzione. Questo enorme pesce, che mediamente misura oltre 4 metri per oltre 350 chili di peso e che ha una vita media di circa 60 anni rischia di sparire. La causa di questo fenomeno è proprio la sua longevità. Vivendo così tanto, la specie non è stata “costretta” ad adottare uno stile di vita prolifico, producendo tanti esemplari, e così le preziosissime uova di storione, meglio conosciute come caviale, hanno garantito la sua sopravvivenza fino ad oggi.
Ma nel 1800 si è scoperto che erano buone da mangiare e la corsa al suo consumo, bene di lusso per eccellenza, ne ha fatto precipitare il numero di esemplari. Una recente rilevazione effettuata nel Delaware, Stati Uniti, ha visto un calo dai 180 mila esemplari stimati due secoli fa agli appena 300 individui di oggi.
A contribuire a questo pericolo non c’è solo la caccia alle sue uova, ma anche la pesca commerciale che sta mettendo in pericolo tantissime altre specie, la quale è stata a lungo proibita, ma che oggi è concessa in quasi tutto il mondo anche perché spesso finiscono nelle reti a strascico; ma anche la costruzione di dighe che bloccano il loro passaggio al mare dove di solito nidificano. Inoltre il dragaggio dei fiumi e l’eutrofizzazione distruggono il loro habitat.
Per questo motivo quattro particolari specie sono state messe nella lista di quelle che rischiano maggiormente ed anche una cattura casuale potrebbe portare al carcere il pescatore. Purtroppo però ci sono poche speranze che quest’unico provvedimento possa servire a qualcosa.
[Fonte e foto: Treehugger]