Buttiamo troppo cibo. Non solo noi italiani ma praticamente tutto il mondo Occidentale ogni giorno perpretra un crimine indicibile: getta del cibo buono mentre ci sono oltre un miliardo di persone che soffrono la fame. Un delitto che non si addice ad una società che si autodefinisce civile, e almeno per quanto riguarda l’Europa, il massimo organo continentale, il Parlamento Europeo, ha deciso di prendere provvedimenti.
Un’idea dello spreco? Secondo i dati FAO, considerando il cibo buono che viene gettato solo in Italia, si potrebbe dare da mangiare ad una popolazione grande quanto quella della Spagna. Un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo finisce nell’immondizia, con una media di 179 chili all’anno per ogni europeo. Se voi non gettate mai cibo buono in casa vostra e questo dato vi sembra strano, basti pensare a quanti pasti cotti e non consumati vengono gettati nei fast food, nei take away, o al pane che viene gettato dai panifici a fine giornata.
Il problema inoltre non è solo il gesto in sé, ma la quantità di materiale che va perduto. Per materiale si intende l’acqua (solo in Italia si spreca tanta acqua da riempire per un decimo il Mar Adriatico), ma anche suolo ed energia. Secondo i dati di Last Minute Market, il cibo più sprecato sono i latticini, di cui circa un terzo (il 32%) non viene consumato. A seguire troviamo la carne, le uova, pasta, pane e pesce, per uno spreco pro-capite quantificabile in quasi 1.700 euro l’anno.
Per questo l’UE ha deciso di dedicare il 2014 alla lotta agli sprechi e sta progettando sin da ora delle direttive, che entreranno in vigore tra due anni, per tentare di ridurre questa piaga sociale.
Con il voto in aula a Strasburgo arriva a compimento un lavoro iniziato oltre un anno fa, quando a Bruxelles è stata approvata la dichiarazione congiunta contro lo spreco, grazie all’iniziativa di Last Minute Market, ed è partito il percorso istituzionale che ha segnato adesso un notevole salto di qualità: la più importante istituzione europea ha assunto ufficialmente il tema dello spreco alimentare come questione centrale nella sua agenda. A questo punto il Parlamento europeo ha fatto la sua parte e la Commissione è chiamata a definire una strategia vincolante per i 27 Paesi, in grado di promuovere azioni concrete contro lo spreco di alimenti, a partire dall’istituzione del 2014 Anno europeo contro lo spreco alimentare
ha spiegato Salvatore Caronna, parlamentare europeo che ha avviato la battaglia insieme ai suoi colleghi. Le strategie non sono state rese note, ma è chiaro che tutto comincia da una campagna di informazione per far rendere coscienti le persone del delitto che stanno compiendo.
[Fonte: Repubblica]
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