In un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali e ad un’economia che punta sulle fonti rinnovabili e sul riciclo dei materiali, anche gli pneumatici possono fare la differenza. Per questo le maggiori aziende leader nella produzione di pneumatici per veicoli si sono impegnate nella ricerca e hanno ottenuto pneumatici più leggeri e quindi prodotti con minore impatto ambientale, e anche minore quantità di rifiuti da trattare dopo l’arrivo in discarica. Un esempio è dato dal gruppo Pirelli, ideatore dello pneumatico Scorpion Verde.
Oggi vengono utilizzate, a parità di chilometraggio, minori quantità di materiale che si traduce in una minore quantità di rifiuti da trattare.
spiega l’Environmental Specialist di Pirelli Matteo Magnaghi nel presentare lo pneumatico Scorpion Verde che coniuga ottime prestazioni su strada con una maggiore attenzione per l’ambient. Creato con il 10% in meno di materia, rappresenta una soluzione per abbattere emissioni inquinanti nelle fasi di produzione e di smaltimento, poi. Va segnalato però che questo pneumatico verde è creato solo ed esclusivamente per i Suv che, rispetto alle autmobili a piccola e media cilindrata, non sono poi tanto “attenti” all’ambiente; ma questo è comunque un inizio. Pirelli, inoltre, ha messo a punto una serie di gomme truck che possono essere cambiate in caso di foratura o usura, senza dover sostituire l’intero pneumatico. Anche in questo caso il risparmio di materie prime e di energia, è evidente. Come afferma Magnaghi, gomme più leggere vuol dire minor quantitativo di rifiuti. Solo in Europa il 95% dei pneumatici viene recuperato e
Gli utilizzi sono molteplici: dal riutilizzo nella produzione di pneumatici, ai campi di calcio sintetici, ai pannelli insonorizzati, alle piste di atletica.
Pirelli grazie ad accordi con Ecopneus ha reso i suoi penumatici rintracciabili in ogni fase della loro vita, dalla raccolta, al trattamento, alla destinazione finale. Il sistema di tracciabilità degli Pneumatici fuori uso (Pfu) è assicurato da un ecocontributo versato al momento dell’acquisto e stabilito dal Ministero dell’Ambiente. Solo dal mese di giugno 2011, con il Decreto Ministeriale 82, la segnalazione dell’ecocontributo è divenuta obbligatoria e con esso il corretto smaltimento degli pneumatici.
[Fonte: Ansa]
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