Termovalorizzatori e tre nuove discariche in Campania, questi gli ordini del giorno del tavolo fissato domani con il ministro Corrado Clini e la Regione per risolvere la crisi dei rifiuti a Napoli e nel territorio partenopeo. Davvero è questa l’unica soluzione?
Il neoministro Corrado Clini non esclude l’apertura di un termovalorizzatore, come avviene in gran parte dell’Europa, ritenendo impossibile la raccolta dei rifiuti laddove la malavita organizzata gestisce il terriorio. Netto il rifiuto da parte del vicesindaco Sodano che parla di “complotto pro inceneritore” approvato dal commissario regionale dei Verdi Francesco Borrelli e dal presidente provinciale Carlo Ceparano che hanno commentato
Realizzare altre discariche o termovalorizzatori in provincia di Napoli, ormai ultra urbanizzata ed estremamente popolata, è un azzardo politico e sociale che corre il rischio di scatenare gravissime tensioni sociali. Il territorio napoletano è in grado di ospitare oramai solo siti di compostaggio mai realizzati ad oggi dalla Regione Campania e la raccolta differenziata spinta.
Hanno poi aggiunto
A noi sembra che questo nuovo allarme sull’emergenza spazzatura serve sopratutto a spingere verso la realizzazione di termovalorizzatori e non a risolvere questo problema storico una volta per tutte.
La Provincia nel frattempo ha individuato tre siti in cui aprire nuove discariche: il Tufino, Montagna spaccata e Palma Campania. La discarica del Tufino sarebbe pronta in circa 60 giorni e potrebbe contenere fino a 400mila tonnellate di rifiuti. La zona di Montagna spaccata a Pozzuoli però potrebbero esserci degli ostacoli all’apertura della discarica perché i compattatori potrebbero avere problemi di accesso. Per la loro apertura il presidente della Provincia Luigi Cesaro ha chiesto l’intervento dell’esercito, per evitare gli ostacoli della popolazione. A far tornare il buonsenso e a dare una risposta ragionevole alla questione rifiuti è di nuovo il sindaco di Napoli Luigi De Magistris
In città non c’è emergenza, le gestioni commissariali hanno prodotto guasti e l’inceneritore non annulla il problema dei rifiuti. Poi con l’ex ministro Prestigiacomo avevamo un impegno per finanziare la differenziata, il governo stia vicino alla città e alla buona politica.
Anche l’intervento dei militari per De Magistris e per il procuratore Giovandomenico Lepore è inutile
Rifiuti ma anche sanità sono due polveriere pronte a esplodere e quindi la soluzione devono trovarla le pubbliche amministrazioni.
[Fonti: Il Corriere della Sera; Asca; Caserta News]
[Photo Credit | Thinkstock]
Benedict 1 Marzo 2017 il 2:12 am
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