Più di 20 milioni di tonnellate di plastica sono accumulate nelle sole discariche degli USA ogni anno. Miliardi in tutto il mondo. Ma le cose possono cambiare, basterebbe realizzare della plastica verde biodegradabile che non lascia tracce e che contribuirebbe a sgombrare non poche discarische dai rifiuti.
E’ quello che stanno cercando di fare i ricercatori dell’Università del Missouri che in un recente studio hanno evidenziato come la plastica a base di petrolio potrebbe presto essere sostituita da un materiale plastico non inquinante, rinnovabile, ottenuto da particolari piante. Lo scopo è quello di ridurre l’impronta ecologica dell’uomo e la dipendenza dal petrolio estero, ma questa nuova alternativa verde può anche fornire un’ulteriore fonte di guadagno dal raccolto per gli agricoltori.
Spiega Brian Mooney, uno degli autori della ricerca:
Ricavare materie plastiche derivanti da piante non è un’idea nuova. Materie plastiche a base di amido vegetale e proteine di soia sono state già utilizzate per un po’ di tempo come alternativa a quelle materie plastiche a base di petrolio. La cosa nuova ed entusiasmante è che potremmo trovare il modo di usare le piante per crescere, a tutti gli effetti, la plastica: le piante della plastica.
Con l’ausilio di una serie di moderne tecniche molecolari, gli scienziati sono in grado di introdurre tre enzimi batterici nella pianta modello Arabidopsis thaliana. Quando si combinano con due enzimi della pianta, viene prodotto un polimero organico. Il polimero, noto come polyhdroxybutyrate-co-polyhydroxyvalerate, o PHBV, è di tipo plastico, molto flessibile e malleabile, e può essere utilizzato per la produzione di una vasta gamma di prodotti, come i sacchetti dei generi alimentari, le bottiglie di soda, i rasoi e le posate usa e getta. Quando inutilizzata, la plastica si degrada naturalmente in acqua e anidride carbonica grazie ai batteri presenti nel suolo. Restano ancora molte ricerche da fare e numerose sperimentazioni, ma un futuro con le piante verdi della plastica potrebbe non essere affatto lontano.
[Fonte: University of Missouri-Columbia (2009, February 21). ‘Green’ Plastics Could Help Reduce Carbon Footprint. ScienceDaily. Retrieved February 22, 2009, from http://www.sciencedaily.com /releases/2009/02/090211122145.htm]
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