Mentre aspettiamo di vedere il boom delle automobili ibride, nei cantieri navali scozzesi si guarda già più in là, e cioè ad importare la tecnologia che oggi hanno già molte auto nelle navi. Dovranno aspettare fino al 2013, ma i residenti ed i visitatori delle Ebridi, un arcipelago al largo della costa Nord-Ovest della Scozia, potranno visitare questi luoghi affascinanti senza pensare a quanto inquinano grazie a dei traghetti ibridi.
I traghetti infatti sono delle navi enormi che, a causa delle loro dimensioni, consumano (ed inquinano) tantissimo. Trasformarle di punto in bianco in mezzi di trasporto puliti sarebbe stato impossibile, e così meglio arrivarci per gradi. L’idea è venuta quando i responsabili politici hanno cercato di capire come creare posti di lavoro per uscire dalla crisi ma, contemporaneamente, tentare di realizzare un programma di sviluppo sostenibile. Per questo il Governo scozzese ha offerto un contratto di 20.000.000 di sterline (circa 23 milioni di euro) per la costruzione del primo traghetto ibrido al mondo.
E così i costruttori navali Ferguson non si sono fatti sfuggire l’occasione ed hanno annunciato che di traghetti ne produrranno ben tre, e si baseranno su diesel e batteria elettrica. Ogni giorno questi portenti porteranno in giro nelle fredde acque del Mare del Nord 150 passeggeri e 23 auto, e renderanno
più pulito, più silenzioso e meno costoso gestire e mantenere [il traffico dei traghetti] rispetto al passato
come ha riferito Alex Neil, Segretario di Gabinetto di Infrastructure & Capital Investment. Un bell’esempio che arriva da un Paese molto vicino a noi e che potrebbe “ispirare” anche i nostri politici per risolvere i problemi che si stanno venendo a creare nei cantieri navali liguri e campani dove, a causa della carenza di ordini, migliaia di persone rischiano di perdere il lavoro. In fondo non si tratta solo di traghetti, ma solo riconoscere il grande potenziale economico delle tecnologie verdi e di un’economia a basso tasso d’inquinamento potrebbe risolvere il problema economico e quello ambientale in pochissimi anni.
[Fonte: Treehugger]
Dorothyartet 24 Gennaio 2017 il 4:28 pm
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