Complimenti alla Provincia di Varese che sostiene un progetto unico in Italia nel suo genere ovvero TIB Trans Insubria Bionet, una sorta di corsia preferenziale per gli animali, una connessione ecologica che mira a tutelare la biodiversità, nello specifico le specie che gravitano tra Alpi ed Appennini.
TIB si trova a Ovest e ad Est del lago di Varese, due corridoi ecologici vitali per flora e fauna perché mettono in collegamento il Parco Campo dei Fiori al Parco del Ticino. Un progetto ambizioso che parte ad ottobre e si concluderà a dicembre del 2015, sostenuto oltre che dalla Provincia di Varese, anche da Regione Lombardia, dalla LIPU–Birdlife Italia, sempre in prima linea quando si tratta di tutelare la biodiversità e dalla Fondazione Cariplo. Ovviamente il TIB è sostenuto anche dai due Parchi e dai 35 comuni il cui territorio comprende i corridoi ecologici.
Ce ne parla meglio Dario Galli, presidente della provincia di Varese, che spiega:
Il “TIB” è il primo progetto in Italia a coordinare un’opera di deframmentazione così ampia e variegata. I corridoi si estendono per una lunghezza complessiva di cinquantanove chilometri. Inoltre, la salvaguardia dei collegamenti ecologici tra le aree verdi a nord e a sud della nostra provincia ha un valore strategico che supera i confini locali per assumere un valore internazionale. Attraverso i due corridoi varesini si tutela la connettività tra le Alpi e il Po e, di conseguenza, gli Appennini, un collegamento che la forte urbanizzazione della Pianura Padana rischierebbe, altrimenti, di precludere definitivamente.
Il TIB altro non è che la naturale evoluzione di altri due importanti progetti, spiega Luca Marsico, Assessore alla Tutela Ambientale della Provincia di Varese:
Si tratta di “Natura 2000 VA”, svolto nel biennio 2008/2009, e “Rete biodiversità: la connessione ecologica per la biodiversità”, ormai prossimo alla conclusione, che ha già prodotto uno studio di fattibilità sulla realizzazione della connessione tra il Parco del Campo dei Fiori ed il Parco Lombardo della Valle del Ticino e grazie al quale è in corso con i Comuni e i due Parchi interessati la definizione di uno strumento politico-amministrativo per la salvaguardia dei due corridoi, denominato “Contratto di Rete”. Lo studio di fattibilità prevede sia opere di deframmentazione, quali sottopassi stradali e mensole, per consentire alla fauna di oltrepassare un’autostrada o di risalire la corrente di un corso d’acqua, sia opere di riqualificazione ambientale.
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