Dando uno sguardo ai dati del 2000, confrontati con quelli del 2006, vedremmo che il consumo di energia a causa della navigazione è raddoppiato. A questo punto verrebbe naturale insinuare che la rete consuma tanto ed è anti-ecologica. Ma andando ad analizzare i dati non è così. Dal 2000 al 2006 infatti, il traffico di internet è incrementato di 3,2 milioni di volte.
Confrontando con il solo raddoppio di energia sprecata significa che la rete è la macchina più efficiente che l’uomo sia riuscito a migliorare nella sua esistenza. Secondo il sito Earth2Tech le vecchie tecnologie sono molto meno efficienti delle nuove. Basti pensare che le vecchie connessioni via cavo utilizzavano 3,56 Kwh/Gb, mentre quelle nuove meno di un terzo. Un esempio? Le linee elettriche in fibra utilizzano 0,77 Kwh/Gb, i moderni cavi 0,72 mentre la DSL solo 0,17 Kwh/Gb.
Ovviamente questi dati comprendono il consumo per l’utilizzo e non quello utilizzato per tenere accesi i computer o i cellulari. Anche quelli comunque, rispetto ai pc di 8 anni fa, consumano molto meno. Secondo la “Legge di Moore“, secondo cui ogni 18 mesi le prestazioni dei processori e il numero dei transistor relativi raddoppiano, si dovrebbe raddoppiare anche il consumo ad essi collegato. Ma questo non avviene. E quindi il dubbio che viene è comprendere se la mole di dati trasferita sia direttamente proporzionale alla quantità di energia consumata. Probabilmente non è così.
Infatti se prendiamo in considerazione la mole di dati che si trasferiscono in termini di bit, vediamo che è vero che oggi ne vengono trasferiti molti di più, ma soltanto perché, essendo in forma audio/video/foto, ecc., essi vengono trasferiti in maniera molto più veloce e semplice rispetto a prima, quando anche per aprire una pagina di internet explorer bisognava attendere tempi biblici. Tutto ciò ha portato ad una diminuzione del tempo di trasferimento dati (fino appunto ad un aumento di oltre 3 milioni di volte), ma proporzionalmente si riduce enormemente la quantità di energia applicata. Sarebbe bellissimo se questa teoria potesse essere applicata ad ogni cosa. Ad esempio utilizzare un’auto che con il doppio del consumo attuale facesse 3 milioni di chilometri in più risolverebbe tutti i problemi economici dell’Occidente.
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