Prodotti biologici, un mercato in costante crescita in Italia che non sembra conoscere crisi. Secondo i dati Ismea diffusi dalla CIA, la Confederazione Italiana Agricoltori, nel 2011 il mercato del bio ha fatto segnare un sostanziale incremento, pari all’11,5%. Un tasso di incremento interpretato positivamente e visto come un incoraggiamento a proseguire su una strada virtuosa per le aziende che hanno creduto in prodotti genuini, con investimenti finanziari e di risorse umane che ora iniziano a dare i loro frutti concreti.
A commento del rapporto della CIA, il salumificio Pedrazzoli, azienda di origini mantovane leader nei salumi biologici, spiega che si tratta di un
dato positivo che ci rispecchia. In Italia però siamo solo all’inizio.
Quella del biologico è un’incredibile ascesa, a testimonianza che
nonostante la crisi economica e a dispetto del crollo verticale dei consumi alimentari convenzionali (meno 3,6 per cento), il segmento “bio” continua la sua corsa, mettendo a segno nel primo quadrimestre del 2011 un aumento dell’11,5 per cento.
Aumento riscontrato dagli operatori del settore. L’azienda di salumi biologici, ad esempio, ci conferma che rispetto al convenzionale, il biologico sta spopolando. Da che dipende questo incremento non è difficile intuirlo:
Le persone vogliono essere rassicurate su ciò che mangiano. In un mondo in cui domina la globalizzazione e spesso sfugge la provenienza e l’origine dei cibi, nascono nuove esigenze legate alla sicurezza, alla qualità e all’origine dei prodotti. Il biologico è una risposta a questi bisogni, è una necessità che il consumatore sta maturando, ci spiegano dal salumificio.
Molto resta però da fare in Italia per promuovere il consumo di prodotti biologici, certificati e sicuri, dall’invasione di prodotti di dubbia provenienza e di minore qualità:
Non ci facciamo, però, illusioni, in Italia siamo solo all’inizio! Sia nella grande che nella piccola distribuzione si nota ancora una mancanza di consapevolezza e un progetto di più ampio respiro che guidi le scelte di chi gestisce la parte relativa al biologico.
Speriamo che queste lacune vengano presto colmate e che il mercato del biologico continui a crescere spinto dalle scelte consapevoli quotidiane di noi consumatori.
Helena 1 Marzo 2017 il 1:34 am
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