Un coniglio senza orecchie a Fukushima, ha fatto la sua comparsa in un video che sta impazzando in rete sollevando non pochi dubbi e perplessità sulla veridicità e la localizzazione del filmato. E’ lo scotto da pagare per l’enorme quantità di documenti digitali immessi in tempo reale sul web, fanno il giro del mondo in pochi secondi, sollevano allarmismo, fanno scalpore e poi magari si scopre che non è quello che sembra e che oggi anche la realtà si può manipolare.
Non sappiamo se è questo il caso, ma lo è stato, se vi ricordate, con i limoni mutanti di Terzigno, o ancora con la pioggia di petrolio imputata alla marea nera. Non è certo strano che ci verifichino malformazioni dovute all’esposizione alle radiazioni e la fuga radioattiva nei territori limitrofi a Fukushima potrebbe aver già sortito i suoi effetti.
Le immagini delle mutazioni avvenute a Chernobyl negli animali sono ancora in mostra, d’altronde, e ben documentate. Ce le ricordiamo tutte amaramente e si trovano negli archivi digitali ufficiali del museo di Prypiat, se qualcuno volesse ancora mettere in dubbio che si siano verificate.
Questo coniglio, nello specifico, che sta seminando il panico anche per timore si verifichino fenomeni simili sugli esseri umani, viene posizionato nei dintorni di un villaggio vicino Fukushima. Ma gli scettici affermano che non c’è modo di verificare che si trovi davvero lì. Inoltre, sempre secondo chi mette in dubbio la veridicità del filmato, si tratterebbe di un coniglio affetto da albinismo, e dunque la malformazione potrebbe essere imputabile a questa condizione dell’animale piuttosto che alle radiazioni. Dal Dizionario della Salute alla voce albinismo:
Spesso coesistono altre anomalie quali difetti visivi, epilessia, deficit intellettivo, sordomutismo, nanismo o altre anomalie scheletriche.
Quel che è certo, bufala o verità che sia, è che è bastato questo video a scatenare il panico tra gli abitanti di Fukushima e a far rabbrividire il mondo che proprio non ha voglia di assistere alla nascita di nuovi mostri. Certo è, che se si tratta di uno scherzo, è di pessimo gusto e non fa ridere proprio nessuno.
[Fonte: Ilmattino]
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