Decreto Omnibus: Governo incassa fiducia, che ne sarà del referendum sul nucleare?

di Redazione 2

Decreto Omnibus: il Governo oggi ha incassato la fiducia ottenendo 313 sì, 291 no e registrando due astensioni:

La Camera, fa sapere in una nota il Parlamento, ha votato la fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, recante Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo.

Fissata per domani sera la votazione finale sul provvedimento che contiene, sottolineiamo nuovamente, la moratoria sulla costruzione delle centrali nucleari in Italia, una mossa per aggirare l’espressione democratica sul ritorno all’atomo per poi riproporlo quando il mal di pancia post-Fuskushima si sarà placato nel popolo, strategia spudoratamente svelata dallo stesso Berlusconi, nell’ambito di un vertice franco-italiano con Sarkozy, qualche tempo fa.

Berlusconi si è dichiarato soddisfatto per aver incassato la fiducia, si tratta della numero 43 dell’attuale Governo.
Che ne sarà del referendum sul nucleare previsto, insieme a quelli per l’acqua e al quesito sul legittimo impedimento, per il 12 e 13 giugno prossimo?
La parola spetta ora alla Cassazione che dovrà pronunciarsi in merito. Accorato l’appello di Di Pietro, promotore del referendum sul nucleare, sia alla Cassazione che al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:

Ci auguriamo che la Cassazione possa bloccare questo provvedimento che solo per finta sospende la costruzione delle centrali nucleari. Ci auguriamo anche che il capo dello Stato non firmi una legge così immonda e truffaldina. l’Idv che in perfetta solitudine ha raccolto due milioni di firme, chiede oggi a gran voce di stoppare questa truffa.

L’elenco degli assenti al voto di fiducia:

quattro deputati in missione: i sottosegretari Giuseppe Cossiga (Pdl), Daniela Melchiorre (Liberaldemocratici), Gianfranco Micciché (Pdl), e il deputato dell’Mpa Angelo Lombardo. Assenti poi i due esponenti del Pdl Giuseppe Angeli e Luigi Lazzari. Tra i Responsabili, non ha votato solo Silvano Moffa. Sempre in area maggioranza, non c’erano neppure Italo Tanoni (Liberaldemocratici), Calogero Mannino (Misto) e Francesco Nucara (Misto-Pri). Non hanno votato neppure Antonio Gaglione (Misto) e Ferdinando Latteri (Mpa). In area opposizione, non hanno votato quattro deputati di Fli: Francesco Divella, Chiara Moroni, Carmine Patarino e Alessandro Ruben. Nel Pd, assenti Sesa Amici, Margherita Mastromauro e Giglielmo Vaccaro. Nell’Udc mancavano Angelo Cera, Pietro Marcazzan, Ricardo Merlo e Gabriella Mondello.

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