Il matrimonio di William e Kate che si celebra oggi ha fatto discutere, gossippare, criticare e sognare il mondo intero. Tante le scelte degli sposi in linea con la generosità e l’altruismo, basti pensare alla rinuncia ai regali per devolvere il ricavato dei doni di nozze in beneficenza. Un bel gesto senza dubbio che tiene poco conto dell’etichetta e del naso arricciato della Regina è stato quello di non rinunciare ad invitare le persone che hanno fatto parte della vita di Kate, una commoner, e così a fianco di Elton John alla cerimonia ci saranno un postino, un macellaio di paese eccetera eccetera.
E per quanto riguarda la sostenibilità ambientale che è il lato che più ci interessa? Abbiamo visto sia ieri che in un’altra precedente puntata le scelte ecologiche della futura coppia reale.
In primis il menu a km zero, che non è una bazzecola dal momento che si sfamerà mezza Londra anche con banchetti e feste di quartiere, oltre al pranzo per gli invitati. Fiori, frutta e cibo locale, rinunciando all’esotico, è dunque un bel gesto green, senza alcun dubbio.
Il Telegraph ha pubblicato un calcolo approssimativo della carbon footprint delle nozze di William e Kate, a cura di Landcare Research. A quanto pare la CO2 generata dall’evento internazionale equivale al totale prodotto in un anno intero da Buckingham Palace. Un qualcosa tipo 6765 tonnellate di CO2 equivalente. Ovviamente la maggior parte di questo inquinamento è prodotta dagli ospiti e quindi in qualche modo esula dalla responsabilità di William e Kate. Ad esempio la coppia Beckham che vola al matrimonio in aereo da Los Angeles, ma anche le centinaia di persone che stanno affollando Londra per assistere all’evento, vedere e salutare gli sposi seppur a distanza. In tanti vogliono esserci insomma.
Le attività connesse al matrimonio di William e Kate produrranno qualcosa tipo 2808 tonnellate di CO2 equivalente, molte generate dai 1900 invitati, un quarto dei quali viene dall’estero.
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[Fonte: Telegraph]
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