In data odierna, martedì 19 aprile 2011, in vista della discussione, domani, in sede di Conferenza Stato Regioni, del Quarto Conto Energia e del Decreto Rinnovabili, l’Associazione Assosolare ha partecipato ad un’audizione presso la Camera dei Deputati confermando in sostanza tutte le preoccupazioni degli ultimi giorni. In base ai contenuti della bozza attuale del Quarto Conto Energia, infatti, si rischia nel nostro Paese per il fotovoltaico la bocciatura definitiva ad opera proprio dell’attuale Governo in carica per effetto delle sue scelte.
Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato Gianni Chianetta, il Presidente di Assosolare, che assieme al Segretario Generale Francesca Marchini sono stati ricevuti in data odierna in audizione alla Camera dei Deputati, ed in particolare presso la Commissione Ambiente. Innanzitutto, stando alla bozza, secondo Assosolare i tagli agli incentivi previsti per il Quarto Conto Energia non sono sostenibili da parte dell’industria delle rinnovabili.
Inoltre Assosolare nel corso dell’audizione ha ricordato come il settore italiano delle rinnovabili non sia composto solamente da piccoli impianti, ma anche da quelli medi e grandi per i quali, imponendo delle limitazioni, scatterebbero delle penalizzazioni a danno di tutta la filiera. La posizione dell’Associazione è critica anche per quel che riguarda l’impostazione del Decreto nel suo insieme visto che, qualora il testo non cambiasse, Assosolare sarebbe pronta a ricorrere alla Corte Costituzionale per incostituzionalità.
La proposta di Assosolare per il fotovoltaico, che sinora il Governo non ha preso in considerazione, è tale che, per un totale di 7 miliardi di euro di spesa nell’anno 2016, gli utenti in bolletta pagherebbero per finanziare le rinnovabili un costo mensile massimo pari ad appena, in media, a 3,9 euro. E da tale fronte Assosolare dice basta alle bugie sui costi affermando che il peso reale attuale del fotovoltaico nelle bollette è stato sinora pari ad appena 800 milioni di euro, corrispondenti a 0,6 euro al mese.
solaricco 19 Aprile 2011 il 8:35 pm
Una tecnologia che è stata venduta “a costo zero” sarebbe dovuta essere a vantaggio di tutti, perchè incentivata con i soldi di tutti. Quindi ne avrebbero dovuto usufruire in via prioritaria tutti i luoghi pubblici e in secondo luogo le famiglie meno abbienti.
Invece i meno abbienti non hanno la possibilità di farsi l’impianto perchè è fuori dalle loro possibilità, e i luoghi pubblici affittano i terrazzi per pochi miseri euro mentre il conto energia viene regalato ad investitori e speculatori che niente hanno da rischiare in quanto l’investimento dovrebbe essere garantito dallo stato con i soldi di chi meno ha, stabilendo di fatto una nuova tassa sulla povertà a favore di un ceto che ha già tanto di suo. Non è stata certamente scelta la strategia migliore. Un conto energia dell’entità massima di 0,20 € che ripaghi l’impianto in dieci anni fra i proventi dell’energia prodotta e quella risparmiata, accompagnato da una buona dose di cultura ecologica può essere più che sufficiente.
Assosolare in realtà parla di rinnovabili, ma chiede incentivi solo al Fotovoltaico, mentre il decreto valorizza altre forme di energia rinnovabile, ma questo viene poco evidenziato da quasi tutta la stampa.