Spesso ci chiediamo cosa la politica possa fare per salvare l’ambiente, e secondo i dati che arrivano dagli Stati Uniti la risposta è che basterebbero poche leggi per far sì che non solo la Terra venga tutelata, ma vengano tutelate anche delle vite umane. Quelle stesse vite che la politica dovrebbe salvaguardare, ma che molto spesso mette in secondo piano.
L’esempio ci arriva direttamente dagli States dove, forse più che in Europa, va avanti da anni un dibattito molto acceso tra Repubblicani (ed anche una piccola parte di Democratici) che non vogliono leggi per la tutela ambientale, e la larga parte dei Democratici, sostenuti dalle associazioni ambientaliste, che invece le propongono e le promuovono.
Agli anti-ambientalisti non piace molto l’idea che l’EPA (l’Agenzia per l’Ambiente americana) voglia regolamentare le emissioni di gas ad effetto serra, mantenendo l’aria degli Stati Uniti pulita attraverso il Clean Air Act. Ma per sfatare ogni genere di dubbio sui benefici molto consistenti, sia in termini di salute che economici, la Union of Concerned Scientists ha stilato un bilancio delle leggi che, negli ultimi 40 anni, hanno trattato il problema. E i risultati sono molto positivi: 160 mila vite umane salvate.
L’EPA riassume il come e il perché di questi benefici:
La maggior parte di queste prestazioni (circa l’85%) sono attribuibili ad una riduzione della mortalità prematura associata ad una riduzione delle particelle nelle ambienti che, di conseguenza, mantengono l’aria pulita e, entro il 2020, eviterà 230.000 casi di mortalità prematura.
La stima può sembrare ottimistica, ma se pensiamo che le leggi degli ultimi 40 anni hanno salvate 160 mila vite, nonostante abbiano mantenuto l’aria degli Stati Uniti tra le più inquinate al mondo, forse vien da pensare che, rendendo l’aria più pulita, le 230 mila morti evitate saranno anche poche.
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[Fonte: Treehugger]