Il colore dei palazzi di numerose metropoli e città del mondo è destinato a cambiare da un grigio cupo e spento a toni più accesi, come il verde, il giallo, l’arancione. Sembra, infatti, che l’era delle stufe a carbone e dei carburanti ricchi in solfati stia per lasciare il posto ad un nuovo green time, fatto di serbatoi più ecologici e meno inquinanti e che questa scelta possa avere ripercussioni profonde sull’aspetto cromatico delle nostre città.
Ma a spodestare il grigiore dai vecchi edifici saranno anche i cambiamenti climatici in atto: le piogge più frequenti laveranno via letteralmente la fuliggine accumulata sulle facciate delle costruzioni antiche, mentre le temperature più alte favoriranno la crescita di muschi e licheni negli angoli e nelle crepe dei muri, dando un tocco di verde qua e là.
Queste previsioni sono il frutto di un recente studio condotto dai ricercatori Peter Brimblecombe e Carlotta Grossi dell’università dell’East Anglia e pubblicato sulla rivista Science of the total environmental.
A quanto pare, edifici storici come la Torre di Londra, l’Empire State Building o il Pentagono, solo per citarne alcuni, sono destinati a perdere il grigiore che li ha da sempre contraddistinti.
Il colore spento di molti palazzi delle nostre città è dovuto infatti agli agenti inquinanti, ai solfati presenti nei carburanti delle automobili, che si presume scompaiano in virtù dei provvedimenti decurta-emissioni ai quali stanno prendendo parte attiva quasi tutti i Paesi del Mondo.
Le regioni temperate, a causa dei mutamenti climatici in atto, diventeranno più piovose e città come Londra si libereranno dalla fuliggine accumulata nel 19° e nel 20° secolo, divenendo più luminose. Tuttavia, come sottolinea l’autrice stessa dello studio, Carlotta Grosso, il cambiamento cromatico non sarà omogeneo sulle facciate dei palazzi:
I palazzi non saranno tutti di un solo colore ma saranno come una sorta di puzzle di colori diversi. I muschi e i licheni infatti preferiscono gli ambienti umidi, quindi andranno a colorare angoli e crepe.
[Fonte: Ansa]
Brigitta 6 Dicembre 2008 il 8:08 pm
Dobbiamo cambiare mentalità, ragazzi, per far si che le cose funzionino veramente. Lo sviluppo può essere sostenibile, ma sopratutto dobbiamo cercare di ridurre gli imballaggi inutili e di trasformare anche i rifiuti in oggetti utili ma anche decorativi (ad esempio costruire fiori decorativi con fondi di bottiglie di plastica ecc.) Non esitate ad intervenire in soccorso del nostro pianeta, perchè se non si agisce subito, domani sarà troppo tardi.
Paola Pagliaro 6 Dicembre 2008 il 8:48 pm
sono d’accordo con te…io riciclo un po’ tutto, ho montato il kit per il risparmio di acqua ai rubinetti e le lampadine a risparmio energetico, piccoli gesti che possono diventare grandi se siamo in tanti a farli…
Free 8 Dicembre 2008 il 3:45 pm
Bella roba trovarsi le pareti esterne di casa ricoperte di muschio .-.
Anonimo 3 Dicembre 2010 il 6:27 pm
è dagli anni sessanta che ci sono ste cose… tutti giu dal pero cadono adessoo….sveglia!!!!!