Con lo stoccaggio dell’anidride carbonica (CO2), ovverosia con il cosiddetto sistema “Carbon Capture and Storage“, le emissioni totali in atmosfera potranno essere tagliate del 26% entro l’anno 2050. A farlo presente in data odierna è stato l’MSE, il Ministero dello Sviluppo Economico, dopo che il Consiglio dei Ministri, riunitosi oggi, ha approvato alcuni Decreti, tra cui proprio quello relativo allo stoccaggio dell’anidride carbonica prodotta da impianti industriali e dalle centrali termoelettriche.
Trattasi, in accordo con quanto riportato dall’MSE, di un Decreto approvato in via preliminare che recepisce un’apposta Direttiva comunitaria, e varato dal Governo in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Grazie al Decreto, in particolare, vengono fissate le norme da applicare per quel che riguarda la scelta dei siti, il trasporto e l’immagazzinamento delle emissioni nocive che, senza essere immesse in atmosfera, vengono iniettate in un sito geologico di confinamento dove le emissioni nocive per l’ambiente rimangono “intrappolate” per un periodo pari a ben 100 anni circa.
Secondo quanto dichiarato da Paolo Romani, Ministro allo Sviluppo Economico, il Decreto dà il via libera ad una misura come quella relativa allo stoccaggio della CO2 che è all’avanguardia e che risulta essere già stata sperimentata da due colossi energetici nazionali, Eni ed Enel, attraverso un apposito accordo. Per il Ministro con lo stoccaggio della CO2, nell’ambito della strategia energetica del nostro Paese, l’Italia potrà raggiungere gli obiettivi al 2020 fissati in sede di protocollo di Kyoto.
Uno degli impianti di stoccaggio, recentemente inaugurato da Enel, entrerà in funzione nell’anno 2012, in provincia di Brindisi, e precisamente presso la presso la centrale termoelettrica di Cerano. A fronte della cattura della CO2, questa poi verrà trasportata ed iniettata nel sottosuolo presso un giacimento di gas che risulta essere già in disuso. Quello in provincia di Brindisi è un progetto dove Enel investirà risorse importanti a fronte anche di finanziamenti comunitari nell’ambito del progetto denominato “European Economic Recovery Programme“.
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